Terni, rifiuti: il nuovo ‘giro’ Auri-Comune-Asm per i controlli. Penalità ricade sul Pef

L’Autorità approva il regolamento per le attività di controllo del servizio: le conseguenze

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di S.F.

«L’Auri ed i Comuni hanno il diritto di effettuare controlli in qualsiasi momento, anche tramite accesso alle banche dati e ai sistemi informatici e Gps del gestore, in ordine a tutte le articolazioni dei servizi svolti, alla qualità degli stessi, alla manutenzione degli automezzi e delle attrezzature e alla conduzione degli impianti affidati ai gestori». È uno dei passaggi di un’interessante novità riguardante il mondo del servizio integrato dei rifiuti urbani, il regolamento per le attività di controllo dei gestori: c’è l’approvazione da parte dell’Autorità umbra rifiuti e idrico con delibera del consiglio direttivo dello scorso 31 gennaio.

IL NUOVO REGOLAMENTO APPROVATO – IL DOCUMENTO (.PDF)

Antonino Ruggiano

L’input Arera

La novità coinvolge tutti i quattro sub ambiti regionali e, per quel che concerne il Ternano (il 4), la concessione è in mano all’Rti Asm-Cns (Cosp Tecno Service) fino al 31 dicembre 2029. In sostanza Auri ha dato seguito ad una deliberazione Arera dell’agosto 2023 che assegna all’Autorità regionale il compito di predisporre un programma. C’è dunque la necessità di attivare «un efficace sistema di controlli volto a definire le specifiche competenze dell’autorità di ambito e dei comuni». La firma è del presidente Antonino Ruggiano e del direttore Giuseppe Rossi.

Buonfiglio e Aniello

Auri, Comune e Asm

Gli articoli del regolamento sono tredici. In primis viene messo nero su bianco che la titolarità del controllo sul servizio lo ha Auri in nome e per conto dei Comuni; l’Autorità si potrà avvalere non solo dei suoi uffici, ma anche di quelli delle amministrazioni comunali e di specifiche professionalità esterne. Le verifiche potranno essere sia di ordine generale rispetto alla concessione che per ciò che concerne il lavoro nei singoli territori comunali. Il meccanismo? Per ogni affidamento sarà creato un ‘comitato di controllo delle prestazioni del gestore’ composto da un responsabile nominato da Auri e da quello designato dall’ente locale (nel caso di Terni potrebbe essere il dirigente all’ambiente Paolo Grigioni): «I gestori sono obbligati a consentire l’effettuazione di tutti gli accertamenti, sopralluoghi e verifiche opportuni o necessari per il perseguimento delle proprie finalità ed attribuzioni», viene specificato nell’articolo 4.

Raccolta rifiuti in centro

Penalità, destinazioni e Pef

Le finalità del regolamento? «Verificare il rispetto dei termini contrattuali di servizio da parte del gestore; evidenziare eventuali criticità del servizio, per individuare i miglioramenti da apportare e verificare il raggiungimento degli obiettivi ed i livelli di servizio previsti dai documenti contrattuali». In caso di esito negativo ci potrà essere l’applicazione delle penalità previste per «mancata o ritardata esecuzione di attività fondamentali ai fini del raggiungimento degli obiettivi strutturali entro i tempi e nei modi prescritti; mancato o ritardato raggiungimento dei livelli minimi dei servizi; mancata comunicazione dei dati tecnici ed economico-finanziari alle scadenze e nei formati previsti; inerzia nei confronti di segnalazioni operate dall’Auri e/o dai Comuni, circa carenze e disfunzioni e, in generale, per mancato rispetto degli obblighi contrattualmente assunti». Se la penalizzazione riguarda caratteri generali senza specifiche inadempienze per i singoli territori, i proventi saranno divisi al 50% tra Auri ed ente locale: «I comuni beneficeranno dei proventi derivanti da questa tipologia  attraverso la decurtazione di quanto dovuto al gestore in sede di redazione dei Pef che determinano il corrispettivo per il gestore». Altrimenti andrà tutto al Comune e la modalità sarà la stessa descritta sopra.

I controlli

Il controllo sarà articolato su due livelli: l’analisi degli indicatori tecnico-economici del servizio ed il check territoriale sull’effettiva attività svolta dall’affidataria. Si andranno a guardare – ad esempio – la frequenza di erogazione, i tempi di risposta alle richieste, le campagne informative, l’analisi di customer satisfaction ed i parametri desunti dai piani finanziari Mtr. «Il controllo territoriale sul servizio è svolto prevalentemente dai Comuni e potranno avvenire in qualunque momento, anche senza preavviso, ma dovranno essere condotti in modo da non interferire con la normale attività del gestore». Nel caso ternano, Asm/Cns dovranno trasmettere una serie di dati: i flussi di raccolta e gli impianti di destinazione (trimestrale), il numero di utenze domestiche/non domestiche servite (semestrale), eventuali variazioni del modello organizzativo (trimestrale) e le ore di servizio di spazzamento effettuate (trimestrale).

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