Terni, stagione estiva ‘Baravai’: via libera al progetto sperimentale. I dubbi della Proietti

L’esecutivo Bandecchi dà l’ok dopo la richiesta ricevuta da Le Macchine Celibi. Il consigliere FdI: «Eventi tutti autorizzati?»

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La planimetria

L’adesione al progetto sperimentale proposto da Le Macchine Celibi per quattro mesi. Con tanto di input sui servizi igienici. Lo ha deliberato giovedì mattina l’esecutivo Bandecchi – il sindaco/presidente, citato così nell’atto, avveniva anche con Latini in quanto dicitura standard – in merito al Baravai per la stagione estiva. Si tratta tecnicamente di un atto di indirizzo.

L’ESTATE ‘BARAVAI’

Gli eventi

L’ok e le deroghe

In sostanza a palazzo Spada è stato chiesto di poter allestire all’interno dell’anfiteatro ciò che è necessario per la calendarizzazione degli eventi. Istruttoria in mano al dirigente Claudio Bedini e approvazione su proposta del vicesindaco Riccardo Corridore per un periodo sperimentale di quattro mesi: Le Macchine Celibi dovrà ovviamente rispettare le norme in materia di tutela dei beni culturali con acquisizione dell’autorizzazione prima di installare le strutture temporanee, anche per la somministrazione. E i bagni? «Nel rispetto di quanto stabilito nella convenzione, il soggetto organizzatore dovrà garantire il funzionamento dei servizi igienici». I principali appuntamenti saranno all’anfiteatro con capienza massima da 950 posti. C’è la richiesta di deroga fino alle 4 del giorno successivo per numerosi eventi tra il giardino ed il main stage.

Elena Proietti

Proietti dubbiosa

Sul tema nel pomeriggio scatta l’interrogazione del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Elena Proietti Trotti. L’ex assessore allo sport chiede se «sia possibile allestire ulteriori manufatti nell’area archeologica dell’anfiteatro Fausto tenendo conto che l’articolo 6 comma b della parte III del contratto in essere tra l’amministrazione comunale e la cooperativa Le Macchine Celibi recita testualmente che ‘il concessionario può attivare presso l’anfiteatro Romano un servizio di ristorazione nell’area verde per un ingombro massimo di 50 metri quadrati di cui al massimo 40 mq. di somministrazione’; se la cooperativa ha rispettato le norme vigenti in materia di tutela dei beni culturali previsti dall’articolo 21 del Decreto legislativo 42/2004 acquisendo specifica autorizzazione prima dell’installazione delle strutture». Infine «se tutti gli eventi descritti in allegato sono stati regolarmente autorizzati dagli uffici preposti: polizia locale per le licenze di pubblico spettacolo, commissione di vigilanza di pubblico spettacolo per i controlli e i sopralluoghi obbligatori per l’installazione del palco, vari piani di sicurezza concordati con la questura di Terni e in generale tutti gli adempimenti per il rilascio delle autorizzazioni del progetto di cui trattasi».

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