Terni, studios Papigno: Comune all’attacco

L’Istituto Luce Cinecittà diserta l’invito per il sopralluogo congiunto, l’assessore De Angelis dura: «Successo almeno tre volte, grave. Senza verifiche non si può restituire»

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Dura, in tackle. Usando il gergo calcistico. Il Comune di Terni, per voce dell’assessore alla cultura Tiziana De Angelis, attacca l’Istituto Luce di Cinecittà: la colpa è quella di aver disertato l’invito per effettuare un sopralluogo congiunto. «Senza verifiche – tuona – non può avvenire la restituzione».

L’ODISSEA DI PAPIGNO

Tiziana De Angelis

L’offesa No, alla De Angelis il gesto di Cinecittà non è andato giù. E questa volta decide di mettere da parte la diplomazia: «Gli uffici del Comune di Terni, anche di recente, hanno – spiega l’assessore – invitato l’Istituto Luce a fare un sopralluogo congiunto negli studios di Papigno, al fine di verificarne le condizioni, in un’ottica di restituzione del bene da parte degli attuali affittuari. Senza valutazione dello stato degli immobili, come già detto, non è possibile da parte del Comune di Terni riprendere gli immobili, né rispondere in maniera affermativa alla richiesta dell’Istituto Luce di chiudere ogni controversia con la semplici riconsegna degli immobili nello stato di fatto in cui si trovano, stato di fatto che appunto non conosciamo. Una questione che attiene al rispetto del patrimonio pubblico e alla salvaguardia del suo valore».

L’ASSESSORE DE ANGELIS A MARZO «CINECITTÀ AGISCA»

«Non rispondono» Inutili i diversi tentativi di portare a Terni i rappresentanti di Cinecittà per verificare lo stato dell’arte: «Grave – prosegue l’assessore – che gli attuali detentori degli studios che continuano ad essere di proprietà comunale in almeno tre occasioni non abbiano intenso rispondere in maniera positiva agli inviti dell’ufficio patrimonio, dando solo, in alcuni la casi, una disponibilità che alla prova dei fatti non si è verificata. L’amministrazione comunale proseguirà nella sua attività di tutela degli interessi dell’ente, sia per quanto riguarda la salvaguardia del patrimonio immobiliare degli studios, sia per un ritorno al loro pieno utilizzo. In particolare la mia linea e il mio operato corrispondono in maniera puntuale ai temi sollevati dai consiglieri Orsini e Piccinini, che hanno inteso supportare la nostra azione con una loro interrogazione».

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