Terni, torna pressing sul teleriscaldamento: «Attivarlo»

Si espone Francesca Arca di AVS: «Se il Comune vuol davvero risolvere il problema dell’inquinamento, attivatelo»

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di Francesca Arca
Alleanza Verdi Sinistra

Mascia Aniello

Alleanza Verdi Sinistra sostiene la battaglia del comitato per ‘Teleriscaldamento città di Terni’, che ha portato all’attenzione della nuova assessora Mascia Aniello, il tema dell’attivazione del teleriscaldamento. L’ultimo nodo da sciogliere, con la precedente amministrazione comunale, era il rinnovo della convezione tra Ast ed il Comune di Terni, ed ora il testimone è passato nelle mani della nuova assessora.

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Il teleriscaldamento è stato realizzato dal Comune di Terni in accordo con Ast – Acciai Speciali Terni, al fine di recuperare il calore prodotto nelle lavorazioni per la produzione di acciaio inossidabile, dell’acciaieria, che ha impianti alimentati esclusivamente da elettricità e da idrogeno che a breve diventerà verde. Confidiamo in una veloce attivazione del teleriscaldamento, perché sarebbe davvero un peccato vedere svanire nel nulla la possibilità di usufruire dell’ecobonus per l’allaccio, il costo si aggira intorno ai 3 mila euro. Davvero un bel danno oltre la beffa.

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Del comitato fanno parte cittadini che, sicuri dei benefici relativi al minor impatto ambientale e al risparmio energetico generale garantito dal teleriscaldamento, hanno acquistato appartamenti intorno il 2005, in Via Lazio, Via Campania, Via Toscana e Via Marche, costruiti e venduti ad un prezzo più alto proprio perché predisposti al teleriscaldamento. Molti altri cittadini inoltre potrebbero ora beneficiare del teleriscaldamento grazie al progetto di efficientamento energetico e di manutenzione in Global service degli impianti del Comune, all’interno del quale, l’ex assessore Benedetta Salvati, ha inserito l’attivazione del teleriscaldamento, la sua messa in esercizio e l’allungamento della rete di distribuzione.

RESTA L’IMPASSE SULLA CONVENZIONE

Benedetta Salvati

Se davvero questa nuova amministrazione vuole risolvere i problemi di inquinamento a Terni, inizi allora con lo spegnere migliaia di caldaie a gas tra condominiali e caldaiette, attivando il teleriscaldamento! Davvero servono 700.000 euro? Cosa sono, per un così’ grande progetto di sostenibilità, che si collega appieno con il processo di modernizzazione sostenibile intrapreso da Arvedi Ast per traghettare l’azienda verso la transizione ambientale. Un rinnovamento confermato dall’avvio dell’iter certificativo di ResponsibleSteel, il primo standard mondiale di certificazione per l’industria siderurgica, che promuove la produzione sostenibile dell’acciaio.

GIUGNO 2019, IL TELERISCALDAMENTO RESTA UN MIRAGGIO

Lo scorso anno il Ministero dell’ambiente ha erogato 26 milioni di euro per il piano di recupero della qualità dell’aria a Terni. Sono già stati tutti spesi solo per lo sportello energia? Dalla scorsa primavera, l’occhio attento della commissione europea per l’ambiente, è sulla petizione rivolta al Parlamento Europeo, per fare luce sullo stato di inquinamento dell’aria a Terni, promossa da Europa Verde, presentata in conferenza stampa in Comune a Terni, in aprile.

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