Terni, truffa sul dolore: partito il processo

In sei accusati di associazione per delinquere. Oltre settanta i pazienti che sarebbero stati raggirati. Gli arresti risalgono al settembre 2016

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Terapie che ai pazienti – affetti da artrite reumatoide e sclerosi multipla – sono costate da 1.500 a 4 mila euro ciascuno. E che per la procura di Terni – il pm titolare dell’indagine è Marco Stramaglia – avrebbero rappresentato nient’altro che una maxi truffa a loro danno. Per questo nel settembre del 2016 la squadra Mobile della questura di Terni aveva arrestato sei persone con l’accusa di associazione per delinquere. I sei, lo scorso luglio, sono stati poi rinviati a giudizio dal gup Federico Bona Galvagno e martedì mattina, di fronte al tribunale di Terni in composizione collegiale, è iniziato il processo che li vede imputati.

La vicenda

Parliamo dell’indagine denominata ‘Seven to Stand’, come il ‘metodo di cura’ ideato sull’asse Terni-Rieti e finito nell’occhio del ciclone. Martedì in tribunale una delle 72 persone offese – circa 20 quelle sin qui costituitesi parte civile – ha evidenziato un problema nella notifica degli atti. Aspetto che ha portato il collegio giudicante presieduto da Rosanna Ianniello – e composto dai giudici Dorita Fratini e Marco Di Tullio – ad aggiornare l’udienza al prossimo febbraio. Il dibattimento non è stato ancora aperto e quindi altri pazienti possono ancora chiedere di esercitare l’azione civile in sede penale, come già fatto anche dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla assistita dall’avvocato Paolo Bandiera di Genova. Possibile che nel corso della prossima audienza venga disposta la trascrizione delle intercettazioni telefoniche eseguite in fase di indagine e oggetto di un’impugnazione al Riesame vinta dalle difese.

Gli imputati

A processo ci sono finiti l’avvocato reatino Fabrizio De Silvestri – ritenuto dagli inquirenti il personaggio centrale della presunta truffa -, la fisioterapista Annalisa Grasso, l’ingegnere biomedico Edoardo Romani, il medico Pierluigi Proietti, il farmacista Giovanni Domenico Petrini e il ‘factotum’ Simone De Marco. Fra i legali difensori dei sei figurano gli avvocati avvocati Manlio Morcella, Francesco Ciabattoni, Daniele Bertaggia, Marco Gabriele, Lino Ciaccio, Alberto Patarini, Alberto Trinchi, Enrico Paroncilli e Antonella Santoprete. Le difese respingono ogni addebitato contestato dall’autorità giudiziaria

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