Terni, vigili del fuoco: dubbi e ‘mal di pancia’

Centinaia di interventi per vespe e calabroni per conto della Regione, ma in Umbria degli straordinari del 2015 non c’è traccia. A Terni ci si interroga su come siano stati spesi quei fondi

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Hanno cercato di capire perché gli straordinari del 2015 non siano stati ancora pagati, ma sono stati ‘rimpallati’ alla Direzione regionale, per un ping-pong che non promette nulla di buono. Poi hanno scoperto che, forse, quei soldi al comando di Terni sono stati usati per acquistare beni sì utili, ma non proprio in linea con le finalità per cui erano stati erogati. E sono tornati a chiedere spiegazioni per le quali attendono ora una risposta.

La convenzione Al centro della vicenda ci sono i vigili del fuoco e i sindacati che li rappresentano. Ogni anno il Corpo stipula una convenzione con la Regione Umbria per garantire la copertura di tutti quegli interventi – centinaia tutto l’anno, un vero e proprio stillicidio – che riguardano la bonifica di imenotteri, come vespe e calabroni. In pratica il 115 si sostituisce alle due Usl da giugno ad ottobre. Il tutto in cambio di circa 100 mila euro: un po’ pochi forse, ma comunque utili a garantire un servizio importante, apprezzato e qualche risorsa in più. Il che non guasta mai.

Gli straordinari Anche in ragione delle carenze di personale, buona parte degli interventi per gli imenotteri vengono effettuati in regime di ‘straordinario’: nulla di strano, ma i fondi della convenzione servono proprio a coprire questa spesa, al pari di altre come gasolio, manutenzione mezzi e attrezzature necessarie per la bonifica dei suddetti insetti.

Sotto la lente Degli straordinari del 2015 però – più o meno 50 mila euro per tutti i vigili impegnati in Umbria, per somme che vanno dai 50 ai 100 euro a testa netti – le tracce si sono un po’ perse. E allora i sindacati hanno voluto vederci chiaro e controllare se quelle risorse siano state utilizzate nel rispetto della stessa convenzione. La risposta ricevuta dai sindacati, almeno al comando di Terni, è stata più o meno questa: ‘avete sbagliato porta, per queste cose dovete bussare alla direzione regionale’.

Il dubbio Poi hanno scoperto che acquisti sono stati sì effettuati, ma di materiali – come gli importantissimi autoprotettori, bombole e maschere che consentono di respirare e operare in situazioni a rischio – che poco (nulla) hanno a che vedere con gli imenotteri. E allora il dubbio è uno: non avranno mica utilizzato le risorse della convenzione?

Interpellato «Se confermata – afferma sul punto Marco Malatesta, coordinatore dei vigili del fuoco di Terni iscritti alla Cgil – questa spesa non sarebbe in linea con le attività di bonifica imenotteri, visto che gli autoprotettori sono incompatibili con le tute normalmente usate per rimuovere gli insetti. Al momento non ci è stato spiegato quali spese siano state effettuate e soprattutto con quali soldi. L’unico dato certo, a fronte della mancanza di chiarezza, è che gli straordinari del 2015 non sono stati pagati».

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