Terremoto: «Progetto di aiuto per anziani»

L’assessore regionale Barberini lo presenta, ricordando che nelle aree colpite dal sisma «gli over 65 sono il 24,6 % e il 13,8 gli over 75»

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Si chiama ‘Sass’ (Strutture Assistenziali Socio-Sanitarie) ed è un progetto della Regione Umbria «dedicato alle persone anziane residenti nelle aree terremotate – spiega l’assessore Luca Barberini – e che, in questo difficile momento, si rivelano più fragili». L’iniziativa «avrà come obiettivo quello di rilevare i bisogni assistenziali della popolazione anziana nell’area del cratere e migliorarne l’assistenza socio-sanitaria». Il progetto, per il quale la giunta regionale ha destinato 140 mila 439 euro, avrà una durata triennale e sarà realizzato dall’Azienda sanitaria Usl2.

Popolazione anziana numerosa «In seguito al sisma che ha colpito molti Comuni dell’Umbria – dice Barberini – sono emerse criticità nella gestione degli anziani che, in molti casi, hanno manifestato grande difficoltà ad abbandonare la propria terra e la propria casa, anche se danneggiata. Complessivamente l’incidenza degli over 65 sul totale della popolazione umbra è del 24,8 per cento (24,2 nella provincia di Perugia e 13,0 in quella di Terni) e del 13,3 per cento (13,0 in provincia Perugia e 14,2 nel Ternano) quella degli over 75. In particolare, nella zona sociale 6, che comprende i Comuni di Cascia, Cerreto di Spoleto, Monteleone di Spoleto, Norcia, Poggiodomo, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Vallo di Nera, quindi 9 dei Comuni inseriti nel perimetro del sisma, l’incidenza sulla popolazione degli over 65 è del 24,6 per cento e del 13,8 quella degli over 75».

CECILIA RACCONTA LA SUA ESPERIENZA – L’INTERVISTA

Gli interventi L’assessore spiega che «le azioni messe in atto dall’Usl 2 hanno riguardato soprattutto i ricoveri per acuti, i ricoveri in strutture intermedie e l’assistenza psicologica in loco, tramite volontari, in strutture assistenziali socio-sanitarie. Rimangono gli anziani ospiti di parenti in altri comuni, quelli accolti in posti letto allestiti dalla Protezione civile, quelli trasferiti in strutture recettive e quelli che sono potuti rientrare nelle proprie abitazioni. Per tutti questi soggetti, il progetto approvato dalla Giunta regionale – ha proseguito Barberini – prevede l’offerta di servizi assistenziali e sanitari dedicati che tengono conto delle patologie già presenti e che, in alcuni casi, sono peggiorate in seguito al sisma senza però rendere necessario il ricovero in strutture sanitarie. E’ prevista la presa in carica delle persone anziane con Alzheimer iniziale o stabilizzato che potranno essere accolti nei centri diurni momentanei per svolgere attività ricreative utili anche per alleviare il carico di tensione prodotto dalla situazione post terremoto».

Il censimento Quello che si vuol fare, conclude l’assessore Barberini è «censire gli anziani fragili, mantenere e intensificare l’assistenza domiciliare in accordo con i servizi sanitari, istituire un centro anziani diurno, intensificare la presenza di assistenza sociale, nonché elaborare un data base digitale per la raccolta e il confronto nazionale dei dati raccolti. Tutte le azioni che si metteranno in atto attraverso il progetto regionale saranno calibrate sulle reali esigenze assistenziali della persona anziana, prevedendo prestazioni di assistenza da parte di operatori come un aiuto per l’igiene personale e per le attività quotidiane tese al mantenimento dell’autonomia personale».

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