Terremoto, un miliardo e 100 milioni in 6 anni

Prime indiscrezioni sulla suddivisione dei fondi. Sabato manifestazione davanti al Coc. Catiuscia Marini visita Spoleto

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Il decreto-terremoto, che alla firma del Presidente della Repubblica, conterrebbe, secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, misure economiche importanti e per un totale di un miliardo e 100 milioni nel giro di sei anni.

norcia-terremoto-marini-zona-rossa-1I fondi Si stimano oneri per 412,54 milioni di euro per il 2016; 346,11 milioni per il 2017; 280,7 milioni di euro per il 2018; 62,4 milioni per il 2019; 41,9 milioni per il 2020; 2 milioni per il 2021 e 0,14 milioni per il 2022. La stima per l’anno in corso è aumentata a 418,54 milioni. Nel computo è compreso anche il rifinanziamento di 228,3 milioni di euro per il 2018 e di 19 milioni per il 2018 del fondo sociale occupazione e formazione è rifinanziato.

Procedure snelle Per «avviare tempestivamente gli interventi di tutela e ricostruzione del patrimonio storico e artistico danneggiato, si applicano, per i lavori, i servizi e le forniture di somma urgenza relativi ai beni culturali le disposizioni contenute nel nuovo Codice appalti». E per gli affidamenti di importo sotto i 40mila euro si potrà procedere «mediante affidamento diretto a professionisti idonei, senza ulteriori formalità».

santa-maria-argentea-norcia-terremotoReferendum «In occasione del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, «gli elettori che sono temporaneamente alloggiati in comuni diversi da quelli di residenza, possono essere ammessi a votare nel comune di dimora»

Le proteste La tensione, figlia legittima della paura e della stanchezza, a Norcia però ormai si taglia con il coltello. Tanto che il comitato ‘Vivere a Norcia’ ha deciso di rompere gli indugi: «Dopo due mesi e mezzo di scosse e una assai carente gestione dell’emergenza sin dal 24 agosto, domani (sabato; ndr) protesteremo in forma ufficiale e unitaria davanti al Centro Operativo Comunale di Norcia. Ci siamo dati appuntamento per le ore 10 e saremo in tanti, quali che siano le condizioni meteorologiche».

sisma-norcia-terremoto565656La protesta «Non accettiamo e non accetteremo mai – scrive il comitato – la dispersione delle nostre famiglie, dei nostri studenti, dei nostri anziani, dei lavoratori costretti a viaggi onerosi e disperanti per tornare e ripartire dalla nostra terra, radici culturali e di vita. Vogliamo essere ascoltati: sappiamo che le casette di legno possono arrivare subito, non tra sette lunghi mesi. Solo così potremo ripartire insieme».

Il progetto

Il progetto

No ai container La rivendicazione che il comitato fa, parte da una considerazione: «Noi, figli dell’Appennino centrale, siamo pochi, forse non pesiamo abbastanza politicamente, ma abbiamo sempre pagato le tasse. Abbiamo per parte nostra sempre contribuito al benessere dell’Umbria in Italia: chiediamo dignità e non container con bagni collettivi».

Giù gli alberi per far posto alla scuola (Foto Fabio Gismondi)

Giù gli alberi per far posto alla scuola (Foto Fabio Gismondi)

Gli alberi Nella giornata di venerdì un’atra protesta è montata sui social network e stavolta relativa all’abbattimento di 12 grandi alberi, ordinata dal Comune, nell’area adiacente la pista di pattinaggio.

terremoto-norcia-scuola-lavori-5Le scuole La motivazione che ha portato alla decisione è questa: la ‘Fondazione Mission Bambini’ ha donato un prefabbricato (23 metri per 8) nella quale potrà essere ospitata la scuola dell’infanzia ed era necessario farle spazio. Ma non tutti hanno gradito. Intanto, però, procede rapidamente il montaggio di un altro prefabbricato, in via Lombrici, proprio alle spalle dell’istituto superiore ‘Battaglia’. La presidente della regione, Catiuscia Marini, garantisce: «Lavori in fase conclusiva. Lunedì si ricominciano le lezioni».

Spoleto La presidente Marini, accompagnata dal sindaco Fabrizio Cardarelli – che a settembre aveva chiuso il ponte delle Torri, lesionato dalle scosse di agosto – ha effettuato nel primo pomeriggio di venerdì un sopralluogo nella città di Spoleto per una verifica diretta dei danni causati dagli ultimi eventi sismici, sia ad edifici pubblici che privati. Marini e Cardarelli, sono stati nella frazione Eggi e successivamente nel centro storico del capoluogo, dove sono stati registrati danni ad abitazioni private, edifici pubblici e ad alcuni plessi scolastici.

La ricostruzione La presidente ed il sindaco si sono intrattenuti anche con diversi cittadini che proprio ad Eggi hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni e sono ospitati nella tensostruttura allestita presso il locale campo sportivo. Catiuscia Marini ha rassicurato i cittadini, e gli amministratori locali, che sia con il primo decreto legge, sia con il secondo (la cui firma da parte del Capo dello Stato è imminente), il governo ha stanziato le somme necessarie e stabilito le norme per l’immediato avvio della ricostruzione di tutti gli immobili danneggiati dal terremoto, a prescindere dalla loro collocazione, purché sia certificato il ‘danno diretto’ in conseguenza del sisma.

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