Testicolo fuori uso, giovane va dai giudici

Perugia: un danno permanente, conseguenza – secondo il ragazzo – di un intervento chirurgico mal eseguito. Causa civile in corso

Condividi questo articolo su

Un danno permanente al testicolo sinistro, tale da comprometterne la capacità riproduttiva con pesanti ripercussioni psicologiche e sulla vita sessuale. È quello riportato nel 2011 da un giovane della provincia di Perugia, che al tempo dei fatti aveva 28 anni, in seguito – questa la contestazione – ad un intervento chirurgico a cui si era sottoposto nel febbraio di quell’anno presso una casa di cura privata di Perugia. La vicenda è finita all’attenzione del tribunale civile di Perugia a seguito della citazione per danni della struttura e di un medico chirurgo da parte dei legali che assistono il giovane.

I fatti A seguito delle indagini clinico mediche, al paziente era stata diagnosticata una significativa ernia inguino-scrotale sinistra, trattata chirurgicamente una settimana dopo l’ecografia che ne aveva fatto emergere la presenza. Successivamente l’intervento il giovane aveva iniziato ad accusare forti dolori, gonfiore e difficoltà a camminare e sedersi. ‘Complicanze’ ricondotte dai sanitari della struttura ad un normale decorso post-operatorio e che, con il passare dei giorni, si erano ridotti, lasciando però spazio ad una significativa diminuzione del volume del testicolo sinistro.

La lesione Un’ulteriore ecografia diagnosticava un’ipotrofia fibrosa del testicolo sinistro, poi ricondotta – dal medico legale interpellato dal paziente – ad un errore tecnico commesso nel corso dell’intervento di ernioplastica. In particolare, secondo chi assiste il giovane, nel corso dell’operazione sarebbe stata praticata una manovra così energica – frutto di imperizia e imprudenza – da recidere l’arteria testicolare sinistra, provocando in breve tempo l’atrofia del testicolo stesso.

La causa civile Un danno ritenuto permanente – corrispondente ad una invalidità del 14% – e che ha portato il legale del ragazzo – l’avvocato Fabio Lancia di Terni – a chiedere, bonariamente e quindi attraverso un organismo di mediazione, il risarcimento del danno conseguente. Tentativi che non sono andati a buon fine e che sono stati seguiti dalla causa civile intentata di fronte al tribunale di Perugia, per una richiesta risarcitoria di svariate migliaia di euro.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli