di Andrea Liberati
M5S Regione Umbria
Dalle audizioni avvenute lunedì scorso in Regione, abbiamo appreso che per TK-AST l’amianto, dopo il 1992, sarebbe ancora “presente, ma non disperso”.
Naturalmente si possono sparare simili sciocchezze grazie al fatto che il sistema è plasmato sulle necessità e le istanze iperliberiste delle multinazionali, come era emerso nell’audizione precedente: i controlli di INAIL e altri vengono infatti effettuati soltanto sulla carta, ossia sui documenti forniti dalla sola ThyssenKrupp, nel silenzio di magna pars della politica e del sindacato. La sicurezza sul lavoro può ampiamente attendere.
Né sono mai emersi documenti scritti che indichino l’esistenza di controverifiche di parte pubblica sugli atti di parte privata.
Al di là dell’impossibile sillogismo contenuto in certe affermazioni, ‘presenza sì, dispersione no’ – dichiarazioni che sarebbero anche umoristiche, se non ci fosse di mezzo la vita umana – la scorsa settimana il M5S ha deciso di segnalare alle Autorità competenti alcune anomalie rappresentate pure da RSU/RLS, al fine di tutelare concretamente la salute di dipendenti TK-AST e cittadini.
Sarà magari l’occasione per procedere a opportune e trasparenti verifiche sulla reale esistenza di presupposti di legge che hanno infine condotto alcuni sindacalisti a fruire dei benefici contributivi anche nei periodi di esenzione totale dal lavoro