Todi: i vigili del fuoco posano la prima pietra della nuova caserma

La nuova sede – da 3 milioni e 410 mila euro – sarà realizzata in località Crocifisso

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Si è svolta mercoledì mattina, nell’area sita in località Crocefisso, la cerimonia per la posa della prima pietra della nuova sede del distaccamento permanente dei vigili del fuoco di Todi, che ha competenza anche sul territorio dei comuni di Collazzone, Gualdo Cattaneo, Deruta, Fratta Todina, Marsciano, Massa Martana e Monte Castello di Vibio.

La storia

Il rapporto tra i vigili del fuoco e la città di Todi inizia nel 1947 quando viene istituito il distaccamento dei volontari. A capo della struttura locale era stato nominato l’ingegnere comunale dell’epoca, il quale poteva contare su un considerevole numero di cittadini tuderti che, dopo essere stati adeguatamente formati, sono stati inseriti nell’elenco del personale volontario del distaccamento di Todi. A seguito del drammatico incendio del palazzo del Vignola, avvenuto il 25 aprile del 1982, è stata ripristinata l’efficienza del distaccamento dei vigili del fuoco volontari, in quanto, nel corso degli anni si era ridotto notevolmente il numero del personale. Nel 1983 è stata effettuata, pertanto, una vera riorganizzazione del distaccamento volontario, con l’organico costituito da una decina di persone del posto coordinate dall’ufficiale volontario inegner. Pierluigi Tenti; ciò nell’intento di ridurre i tempi di intervento dovuti alla notevole distanza tra Todi e le sedi operative permanenti. Questi hanno operato nel territorio per oltre 4 anni, fino alla trasformazione del distaccamento in sede permanente, avvenuta il primo ottobre del 1987, anche se, soprattutto nei primi anni grazie alla conoscenza del territorio e all’ottimo rapporto istaurato con la popolazione e le istituzioni locali, i vigili volontari hanno continuato ad offrire il loro contributo. La conoscenza del territorio è, infatti, un elemento che facilita le attività del soccorso nei diversi ambiti locali.

La nuova sede

L’area individuata per la sede del distaccamento è situata in prossimità del bivio che immette alla superstrada E45, su una superficie complessiva di 3 mila metri quadrati, di cui il corpo principale, l’edificio destinato ai vigili del fuoco, ne occuperà 750, comprensiva della parte logistica e dell’autorimessa per i mezzi di soccorso. L’importo complessivo dell’intervento, a seguito dell’incremento dei costi, ammonta a 3 milioni e 410 mila euro. La conclusione dei lavori, come da cronoprogramma del progetto esecutivo, è prevista entro 15 mesi dall’avvio del cantiere. Stazione appaltante il provveditorato interregionale alle opere pubbliche Toscana, Umbria, Marche. Si tratterà di un edificio progettato con caratteristiche di alto livello sia per quanto concerne gli aspetti strutturali che in merito all’efficientamento energetico (rispetta i parametri previsti per la definizione di edificio NZEB). La sede sarà sviluppata su due piani fuori terra, con una struttura a telaio a travi e pilastri in calcestruzzo armato, poggiata su una fondazione di pali trivellati in calcestruzzo armato e dotata di isolatori sismici a scorrimento ed elastomerici. L’edificio sarà dotato di diversi impianti che permetteranno di coprire il 98,3 % del fabbisogno energetico attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili. In particolare, saranno previsti un impianto termico a pompa di calore aria-acqua, un impianto fotovoltaico, un impianto solare termico per la produzione di acqua calda e un impianto di raccolta delle acque meteoriche provenienti dalle coperture, finalizzato all’irrigazione delle aree verdi di pertinenza. Le funzioni interne dell’immobile sono state organizzate in un unico corpo di fabbrica, composto da due aree funzionalmente distinte ma integrate all’interno di uno stesso volume, con uffici, locali tecnici, autorimessa, camere, spogliatoi, area relax e altri ambienti al servizio del personale. Il piazzale, di forma quadrata, ubicato in posizione centrale sarà delimitato sul lato nord dalla sede della caserma, sul lato opposto dall’immobile che ospiterà la sala della Protezione civile del Comune di Todi ed il castello di manovra, mentre sui lati est ed ovest da parcheggi per il personale e per i visitatori. Nell’area è prevista anche una zona verde.

«Evento di portata storica»

Il sindaco di Todi Antonino Ruggiano ha definito l’evento «di portata storica per la città e per la Media Valle del Tevere, consolidando il ruolo di Todi quale polo di riferimento territoriale per i sevizi e ha colto l’occasione per ringraziare tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine presenti alla manifestazione, ricordando che la collaborazione fra tutte le componenti sia il modo migliore per garantire il soccorso ai cittadini». Il sottosegretario Emanuele Prisco ed il comandante Guido Parisi hanno ricordato come l’incendio del Vignola abbia «sancito l’inizio della nuova normativa in materia di prevenzione incendi in Italia, relativamente alla realtà tuderte, invece, il tragico evento ha evidenziato la necessità di rafforzare la presenza dei vigili del fuoco in questo territorio, garantendo il servizio di soccorso anche ai comuni limitrofi. La realizzazione di un edificio con elevate caratteristiche strutturali e di efficientamento energetico rappresenta sicuramente un fatto importante che orienta il corpo nazionale verso la sostenibilità anche nella realizzazione delle proprie sedi».

«Bene i lavori ma la carenza di personale è forte»

Anche i sindacati Fp Cgil VVF provinciale di Perugia, la Fns Cisl Umbria e la Confsal VVF hanno preso parte alla cerimonia di mercoledì mattina: «Manifestiamo soddisfazione per l’impegno del Governo e del Corpo che sta lavorando per recuperare le difficoltà che ormai da tempo il comando provinciale vigili del fuoco di Perugia sta attraversando – affermano il segretario provinciale Fp Cgil VVF Lars Regni Christian, il segretario generale regionale Fns Cisl Umbria Andrea Ricciardi e il segretario nazionale Confsal VVF Paolo Giordano in una nota congiunta -. La principale è dettata dalla grave carenza di personale operativo che rende complessa l’organizzazione dei servizi. Per sopperire a tale carenza il comando ha fatto ricorso negli ultimi anni sia alle ore di straordinario che venivano autorizzate dal Dipartimento (carenza autisti e qualificati), sia alle autorizzazioni del personale volontario a servizio discontinuo, sia al richiamo di personale libero dal servizio con inserimento delle ore in banca delle ore. Occorre incrementare la dotazione organica del comando di Perugia tra i piu importanti d’Italia per numero di distaccamenti (10 più 4 volontari) ed estensione territoriale (6.337 kmq contro, per esempio, i 3.702 kmq di Bologna), che dispone di dotazioni organiche nettamente inferiori. Nello specifico – concludono i tre sindacalisti – la dotazione organica del comando di Perugia prevede per la sede centrale comprensiva di Dtc (Distaccameto cittadino), 58 CR/CS (Capo reparto e capo squaudra) e 100 VF (vigili del fuoco) contro 88 CR/CS e 136 VF per esempio di Firenze e 96 CR/CS e 146 VF di Bologna».


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