Truffa ‘porta a porta’: denunciato venditore

Un 26enne di Foligno aveva falsificato la firma di una studentessa sul contratto di luce e gas. ‘Beccato’ dalla polizia di Assisi

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Si è laureata e, prima di lasciare la casa di Perugia dove aveva abitato negli anni dell’università, ha disdetto tutti i contratti per la fornitura di gas e luce. Il problema è emerso poco tempo dopo, visto che le bollette continuavano ad arrivare come prima. A quel punto ha voluto vederci chiaro.

La scoperta E’ andata al punto informazioni dell’azienda fornitrice e ha spiegato la situazione. Lì ha scoperto che un contratto per la fornitura di gas ed energia elettrica – corredato da polizza assicurativa e acquisto di lampadine a basso consumo – era ancora attivo, nonostante la disdetta. A quel punto si è fatta dare la copia del contratto e la truffa è parsa subito evidente: c’erano tutti i suoi dati anagrafici, corretti, ma senza il recapito telefonico. E – ciò che più conta in questi casi – la sua firma, ovviamente falsa.

‘Porta a porta’ Dopo la ‘scoperta’, si è rivolta alla polizia che ha subito capito che il contratto rientrava tra quelli stipulati con la modalità del ‘porta a porta’, attraverso personale di un’agenzia del territorio a cui l’ente gestore del servizio gas-luce aveva affidato il compito di procacciare nuovi clienti.

Indagine A complicare le cose, come spiegato dal titolare dell’agenzia agli investigatori del commissariato di Assisi, il fatto che la stessa avesse sub-affidato l’attività ad altre agenzie. Attraverso un’indagine laboriosa, gli agenti coordinati dal commissario capo Francesca Di Luca sono riusciti a risalire alla società di Bastia Umbra che aveva stipulato il contratto.

Truffatore seriale Si è scoperto così che la truffa era stata messa in atto da un ex dipendente di quest’ultima – 26enne di Foligno – già licenziato e denunciato dall’agenzia per altre irregolarità dello stesso tipo. In seguito all’ultimo episodio, a carico del giovane è stata emessa un’altra denuncia per truffa.

Raccomandazioni La polizia di Stato rccomanda a tutti coloro che si dovessero imbattere in agenti disonesti attratti dagli incentivi alla produzione, di prestare massima attenzione nel rilascio dei propri dati sensibili e di conservare con cura le vecchie bollette che non vanno mostrate a chiunque perché contengono tutti i dati necessari per la stipula di contratti non richiesti.

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