Tunnel Valnerina, Anas «Riapre a giugno»

Terni, la conferma dal capo compartimento Celia nell’audizione in Regione. Chiarimenti anche su tutte le altre infrastrutture umbre

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Dal completamento della Terni-Rieti a quello della E78, dall’apertura della galleria della Guinza, allo stato di dissesto della E45: si è parlato di tutto questo in occasione della commissione del consiglio regionale, durante la quale, lunedì mattina, è stato ascoltato il capo compartimento Anas Toscana, Umbria e Marche, Raffaele Celia, chiamato in audizione su sollecitazione dei consiglieri. Affrontate anche le problematiche viarie della Pian d’Assino, della Terni-Civitavecchia, della Perugia-Ancona e del Nodo di Perugia, oltre che della galleria Valnerina, per la quale è confermata l’apertura a giugno.

Raffaele Celia

No a nuovi progetti Il capo compartimento ha premesso che Anas ha ricevuto indicazioni affinché venga individuato come prioritario il completamento delle infrastrutture già avviate rispetto alla progettazione di quelle nuove. Poi, rispondendo ai consiglieri Eros Brega, Gianfranco Chiacchieroni (Pd) e Andrea Liberati (M5s), Celia ha delineato il quadro dei collegamenti il cui fulcro è la città di Terni. Iniziando dalla Terni-Civitavecchia: nei pressi di Monteromano questa ha subìto dei ritardi per questioni di impatto ambientale e paesaggistico, mancano soltanto sei chilometri per terminarla ma rientra tra gli itinerari nazionali con priorità assoluta.

La Terni-Rieti, invece, completata al 95%, ha prima subito rallentamenti per il fallimento di una impresa e poi dal cedimento nei pressi del viadotto San Carlo, che è stato però risolto in questi giorni attraverso procedure urgenti. Con procedure ordinarie si procederà al ripristino completo anche delle banchine laterali. Sul viadotto Toano – dove a metà marzo si è verificato un nuovo incidente mortale – non potrà essere installato uno spartitraffico perché, a norma di legge, sarebbe necessario l’allargamento del viadotto stesso.

Tunnel aperto in estate C’è poi la questione della galleria Valnerina, chiusa alla fine di febbraio per cedimenti del controsoffitto. Gli accertamenti – è stato sottolineato durante l’audizione – hanno permesso di stabilire che non ci sono problemi con i materiali utilizzati quanto con i lavori svolti e con le resine impiegate per ancorare il controsoffitto alla volta della galleria. Oltre al puntellamento dell’area si procederà al posizionamento di sensori in grado di dare l’allarme alla centrale operativa Anas e alla valutazione di limitazioni al traffico dei veicoli con carichi pericolosi e infiammabili: in questo modo – come già anticipato nei giorni scorsi – si potrebbe riaprire la galleria a fine giugno.

Un altro capitolo è stato dedicato alla E78, il cui itinerario, tra Grosseto e Siena, è completo tranne due lotti: uno sarà appaltato entro l’anno, per l’altro ci sarà il bando di gara entro il 2018. Ad Arezzo mancano due lotti e si sta procedendo con la progettazione per superare la ferrovia. In merito alla galleria della Guinza – terminata nel 1996, quando le normative europee di sicurezza erano diverse – per avere il doppio senso di marcia, servono dotazioni di ventilazione e monitoraggio, cartellonistica e vie di fuga. L’apertura sarà quindi parziale, forse per i soli veicoli leggeri oppure a fasce orarie e con transito a senso alternato (veicoli leggeri e pesanti).

Il viadotto di Toano a Terni

La galleria Per l’infrastruttura sono disponibili 60 milioni e il bando per l’affidamento dei lavori verrà pubblicato entro il 2018, per l’apertura al traffico serviranno poi due anni. Bisognerà poi valutare, al completamento della Perugia-Ancona, se il traffico effettivo sulla Guinza giustifica un intervento di adeguamento che permetta il doppio senso di marcia. Il collegamento Guinza-Selci Lama (E45) dispone già di 100 milioni di euro, dopo l’abbandono del progetto delle quattro corsie su tutto l’itinerario. «Nel giro di pochi anni – ha sottolineato Celia – contiamo di aprire al traffico il collegamento con la E45. L’antropizzazione della zona e la natura del terreno consiglierebbe di adeguare la strada provinciale che già esiste».

Posti ‘ereditati’ in Anas Durante l’audizione il consigliere pentastellato Andrea Liberati ha evidenziato la presenza «di apparenti conflitti di interesse per funzionari che hanno fatto parte prima delle commissioni di gara e poi quelle di collaudo mentre esisterebbe anche la questioni di familiari e affini presenti tra il personale di Anas in misura rilevante». Su questo punto Celia ha spiegato di «non ravvisare il rischio di conflitti di interesse per quel tipo di procedure e che esiste la possibilità, nell’ente, di lasciare il proprio posto di lavoro ad un familiare». Un sistema che Celia comunque «monitora segnalando alla direzione di Anas eventuali anomalie».

La superstrada Celia ha poi fornito, rispondendo a Leonelli (Pd), aggiornamenti in merito alla E45, rispetto al pedaggio selettivo (solo veicoli pesanti in transito) e manutenzione dell’arteria. Il pedaggio sarebbe tecnicamente possibile, ma servirebbe una legge apposita dato che si tratta di una strada costruita dallo Stato. Limitare la presenza dei mezzi pesanti aiuterebbe l’infrastruttura, in cui spesso vengono anche violati i limiti di massa previsti. La manutenzione negli ultimi anni è stata limitata dai tagli al bilancio ma ora sono stati previsti 1,6 miliardi per l’intero tratto Orte-Cesena, il 60 per cento dei quali riguarderanno interventi in Umbria: consolidamento degli strati profondi e di quelli superficiali, rinforzo dei viadotti, chiusura dei varchi centrali e delle barriere di sicurezza laterali, allargamento delle banchine, adeguamento delle piazzole di sosta, rifacimento segnaletica, applicazione delle tecnologie smart.

Pian d’Assino Andrea Smacchi (Pd) ha sollecitato notizie sulla statale, in cui sul tratto Branca-Mocaiana, verranno sperimentate nuove tecnologie per il controllo della velocità e delle infrazioni, quale deterrente per comportamenti che hanno causato incidenti e vittime. Il raddoppio del tratto stesso dipenderà dai flussi di traffico che si registreranno. Per il tratto Mocaiana-Bivio Pietralunga sono in corso valutazioni sulla necessità di aggiornare la valutazione di impatto ambientale prima della ripresa dei lavori.

La Perugia-Ancona In merito al completamento di quest’ultima infrastruttura, poi, è stato spiegato dal capo compartimento di Anas che nel tratto marchigiano, tra Fossato di Vico a Serra San Quirico, avverrà nei primi mesi del 2019. È stato finanziato il progetto esecutivo per il raddoppio della galleria Picchiarella e del viadotto Il Calvario. È in fase di valutazione la soluzione per lo svincolo di Casacastalda, posto in una zona complessa: la rampa già realizzata verrà completata e collegata alla viabilità ordinaria dal Comune mentre per la rampa verso Perugia sarebbe necessaria una spesa rilevante, per un bacino di utenza limitato, che può avvalersi della vecchia strada ormai privata dei mezzi pesanti.

Collestrada si allarga Il consigliere Claudio Ricci ha infine chiesto aggiornamenti sul Nodo di Perugia: l’Anas – è stata la risposta – ritiene prioritario il tratto Madonna del Piano–Collestrada. La proposta di ampliamento del sito commerciale di Collestrada inciderà sul traffico veicolare e insieme al Comune di Perugia viene valutata l’ipotesi di ampliare le complanari, creare ingressi preferenziali per chi arriva da Assisi-Foligno, con una viabilità dedicata. Sono previsti finanziamenti per complessivi 71 milioni di euro.

Leonelli «Celia – il commento del consigliere regionale – ha esposto il piano di ammodernamento della E45, che per il solo tratto
umbro supererà gli 800 milioni di euro di investimenti. Una bella opportunità per ammodernare la principale arteria stradale dell’Umbria e un’occasione che va assolutamente accolta con favore e valorizzata, anche a fronte di qualche disagio temporaneo. In sede di audizione – conclude – abbiamo anche ribadito l’orientamento dell’Assemblea legislativa per andare verso il ‘pedaggio selettivo’, detto ‘free flow’, per i camion non diretti in Umbria ma che la percorrono in attraversamento, soluzione tecnicamente fattibile, ma che richiede la modifica della normativa nazionale
».

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