Turismo: «Alla Cascata pecche da risolvere»

Il primo agosto è partito il periodo di prova dei parcheggi a pagamento, ma l’associazione dei commercianti ha qualcosa da dire

Condividi questo articolo su

di Fra.Tor.

È partito il primo agosto e terminerà il 30 settembre il periodo di prova dei parcheggi a pagamento alla Cascata delle Marmore; alla società Terni Reti il compito di gestire i parcometri. Si tratta di 170 stalli lato inferiore e 60 nella zona dei ‘Campacci’, più 12 posti per bus turistici in piazzale Vasi e un’area sosta per il belvedere superiore. Ma all’associazione dei commercianti ‘Cascata delle Marmore 365’, qualcosa non torna. «Più di qualcosa non ci torna a dir la verità – esclamano – perché qui ci sono molte cose che non vanno e nel periodo estivo, con il maggior afflusso turistico, non facciamo una gran bella figura».

Tariffe e orari dei parcheggi

I parcheggi a pagamento alla Cascata, va ricordato, interessano la fascia oraria 10-22 con tariffa oraria di 1,20 euro con pagamento minimo di 0.80 centesimi per la mezz’ora iniziale ed è prevista una tariffa giornaliera di 5 euro. Per quanto riguarda i bus turistici è prevista solamente una tariffa giornaliera di 30 euro per il belvedere inferiore e di 25 per il superiore. E la prima cosa su cui punta il dito l’associazione riguarda proprio questo: «Far pagare il parcheggio fino alle 22 ci sembra a dir poco ridicolo. Molte persone, specialmente ternani, vengono qui dopo cena anche solo per prendere un gelato e rinfrescarsi un’oretta dopo una giornata torrida in città, che senso ha fargli pagare un’ora o due il parcheggio? Per non parlare poi delle tariffe per i pullman. Nessun gruppo organizzato si ferma alla Cascata per un’intera giornata e ci sembra quindi inutile la sola tariffa giornaliera, sarebbe molto più onesto far pagare ad ore o solo la mezza giornata».

La biglietteria

I commercianti fanno poi notare alcune ‘pecche’ negli orari di apertura della biglietteria. «La mattina la biglietteria della Cascata apre alle 10.30, ma è inevitabile sopratutto in questo periodo, che la gente sia già in fila per fare il biglietto da almeno un’ora prima. Per non parlare poi della ‘pausa pranzo’ e della ‘pausa cena’: infatti la biglietteria rimane chiusa dalle 13.30 alle 14.30 e dalle 18.30 alle 20.30. Abbiamo ricevuto molte lamentele da parte di turisti, sopratutto gruppi organizzati come quelli delle scuole, che si sarebbero voluti avvantaggiare con l’acquisto dei biglietti prima dell’apertura del flusso d’acqua, ma che si sono trovati costretti ad attendere fuori. Lavorando qui ogni giorno, da anni, sappiamo bene quali possono essere gli orari di maggior afflusso di visitatori e avevamo proposto al Comune degli orari differenti di apertura del flusso d’acqua e di conseguenza della biglietteria, ma nessuno ci ha dato udienza».

Ordine e pulizia

E per ultimo, ma non per importanza, l’associazione lamenta una scarsa attenzione nell’ordine e nella pulizia dell’area turistica. «I bagni, sia dentro che fuori il parco, sono in condizioni pietose. Sono vecchi e l’igiene scarseggia a vista d’occhio. Nella giornata di mercoledì, all’interno dell’area commerciale, si è rotto il bagno delle donne con conseguente disagio nell’afflusso di gente in quello degli uomini. Riparato quello, nella giornata di giovedì è andato fuori uso, ovviamente, quello degli uomini. Ma di cosa stiamo parlando? Un biglietto da visita ridicolo e imbarazzante come quello delle isole ecologiche con cassonetti vecchi, arrugginiti e veramente brutti da vedere. L’unica nota positiva? La cura del verde, sia in piazzale Byron che nei sentieri della Cascata».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli