Umbria a ‘banda larga’: prime utenze attive

Ne sono state attivate 21: di queste 10 a Perugia, 5 a Terni, 2 a Città di Castello e 1 a Todi, Umbertide, Gubbio, Orvieto

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E’ stata accesa oggi, con una cerimonia che si è svolta nella sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni a Perugia, la rete pubblica in fibra ottica dell’Umbria. E’ stata la presidente della Regione, Catiuscia Marini, ad attivare la banda ultra larga che ha collegato, in questa prima fase, 21 utenze pubbliche sparse in tutto il territorio umbro.

banda larga umbria12020 «L’accensione di oggi è frutto di una programmazione che parte da lontano e che prevede ulteriori investimenti, fino al 2020, per 60 milioni di euro. L’Agenda digitale per l’Umbria prevede quattro grandi aree di intervento. La prima riguarda la scuola, il potenziamento della formazione e lo sviluppo degli attrattori culturali. La seconda, invece, è rivolta alle imprese e al sostegno delle loro attività attraverso il progetto Fabbrica 4.0. La terza area è quella dell’innovazione nella filiera del turismo, commercio e terziario. Infine la quarta area che è quella della pubblica amministrazione: la nostra intenzione è quella di fornire ai cittadini dei servizi pubblici a portata di clic, in primis in sanità. La sfida è quella di portare una connessione veloce, fino a 30 megabyte, in tutte le zone dell’Umbria entro il 2020».

Le utenze pubbliche oggetto dell’accensione sono state 21. Di queste 10 a Perugia, 5 a Terni, 2 a Città di Castello e 1 a Todi, Umbertide, Gubbio, Orvieto. La Regione ha stimato, inoltre, che nel giro di un anno (entro aprile 2017) ci saranno altre 140 attivazioni pubbliche. Di queste 60 a saranno nell’area di Perugia, 10 in quella di Terni, 15 in quella di Foligno, 10 a Spoleto, 10 a Gubbio, 6 a Città di Castello, 6 a Umbertide, 6 a Marsciano, 6 a Todi, 3 a Gualdo Tadino, 2 a Nocera Umbra, 2 a Bastia Umbra, 2 ad Assisi 1 a Spello e1 a Pietralunga.

banda larga umbria2Le imprese La Regione Umbria, ha anche elaborato un piano strategico che mira all’individuazione di porzioni di territorio ad alta concentrazione di imprese nei quali effettuare alcuni interventi volti al sostegno della banda ultra larga. Gli interventi, delineati dal vice presidente della giunta regionale, Fabio Paparelli, «saranno destinati a 201 aree industriali (sulle 501 presenti in Umbria) individuate per dimensione e presenza di impresa. Ad oggi di queste aree (che abbracciano circa 700 aziende) solo 23 sono raggiunte da banda ultra larga; 126 sono servite da Adsl; 36 aree con Hdsl; 16 aree da nessun servizio. Il piano prevede il rilegamento alle infrastrutture regionali esistenti (RUN), oltre alla realizzazione, ove necessario, di interventi all’interno delle aree per la posa in opera di fibra in modalità FTTS (Fiber To The Street), per 97 aree. Inoltre, è previsto un intervento con copertura Wi Fi per 39 aree difficilmente raggiungibili dalla fibra più altre 21 aree raggiunte dalla fibra solo dopo l’ultimazione delle dorsale Ovest e tratta Valnerina. Infine, per 5 aree, in cui non è possibile arrivare né con la fibra né con il Wireless, è previsto un intervento mediante la tecnologia da satellite».

Il governo Per il sottosegretario di Stato Angelo Rughetti, «realizzare una rete pubblica in fibra ottica è strategico
per la crescita del Paese. C’è un dato che deve far riflettere – ha detto Rughetti – ed è quello secondo il quale in Italia il 66% della popolazione accede quotidianamente ad internet. Il 33%, invece, non lo utilizza mai. Di questo 33%, e questo è il dato più preoccupante, il 56,3% non vi accede perché non lo sa utilizzare. Per questo eliminare il digital divide significa compiere un passo significativo per la coesione sociale di questo Paese. L’accesso al digitale deve essere visto come un diritto da garantire e su questo si sta muovendo il governo Renzi».

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