Umbria, ‘caldo’ Natale grazie alla solidarietà

Le celebrazioni con l’arcivescovo di Perugia Gualtiero Bassetti e il vescovo della diocesi di Terni, Narni e Amelia Giuseppe Piemontese

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«Che la pace di Cristo come un manto possa ricoprire tutta la terra e trasformi dal di dentro il cuore di ogni uomo e di ogni donna». Il presidente della Cei e arcivescovo di Perugia, cardinale Gualtiero Bassetti e il vescovo della diocesi di Terni, Narni e Amelia, Giuseppe Piemontese, si apprestano a celebrare il Natale insieme ai fedeli delle due città umbre. Tanta, come ogni anno, la solidarietà verso i più bisognosi.

Le celebrazioni a Perugia Si aprono a Perugia le celebrazioni del Natale con la visita che sabato il presidente della Cei e arcivescovo di Perugia, cardinale Gualtiero Bassetti ha fatto nel carcere di Capanne. Una visita speciale, al fianco degli ultimi e degli emarginati, che proseguirà il giorno di Natale con il pranzo nei locali della Caritas.

Pranzo alla Caritas La visita nel carcere è stata l’occasione anche per officiare una mesa per tutti i detenuti e il personale di videosorveglianza. Poi la notte di Natale, presiederà la messa di mezzanotte al Duomo e quella del mattino, fino a ritrovarsi a pranzo con 165 persone, italiane e straniere, ospiti nelle strutture della Caritas che si ritroveranno al centro di ascolto presso il ‘Villaggio della Carità’ e alla mensa San Lorenzo. Tra loro ci saranno anche tanti migranti e richiedenti asilo, sempre al centro dei pensieri e delle preghiere dell’arcivescovo.

Il cardinale Gualtiero Bassetti «Gesù viene nel mondo e porta la pace, e io questa pace la auguro soprattutto alle famiglie. Che veramente in ogni famiglia si riscopra l’immagine di Dio, che ogni famiglia sia quello che per vocazione deve essere». Così il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia – Città della Pieve e presidente della Cei, in un videomessaggio di auguri natalizi per il ‘Sir’. «In nessuna famiglia – l’augurio del porporato -, in nessuna mensa manchi mai il pane quotidiano. Che le famiglie non si dividano, che ritrovino sempre la riconciliazione fra di loro. E se ci fosse qualche motivo di divisione non si prendano i figli come ostaggio per contrapporsi. I figli vanno sempre rispettati». «La pace – prosegue Bassetti – possa essere in tutte le persone che in questo momento soffrono: ammalati negli ospedali, anziani, carcerati». E ricordando le visite ai detenuti della sua diocesi: «Quando li vado a trovare mi dicono sempre che la sofferenza più grande sono i figli lontani, soprattutto quelli di altre nazioni». Di qui l’augurio conclusivo: «Che veramente la pace di Cristo come un manto – lo diceva anche il profeta Isaia – possa ricoprire tutta la terra e trasformi dal di dentro il cuore di ogni uomo e di ogni donna».

Le celebrazioni a Terni Un Natale nel segno della solidarietà e condivisione preceduto, come tradizione, dalle celebrazioni che il vescovo della diocesi di Terni, Narni e Amelia, Giuseppe Piemontese, ha presieduto nei luoghi di lavoro all’Acciai speciali Terni, all’Asm, alla Cosp Tecnoservice di Terni e dagli incontri con studenti di Terni e Narni, con i detenuti della Casa circondariale di Terni, con gli ospiti della mensa dei poveri della Caritas diocesana, con i bambini ospiti della casa famiglia dell’associazione Nuova vita onlus. Le festività natalizie in diocesi a Terni saranno scandite da vari momenti liturgici presieduti dal vescovo: domenica 24 dicembre alle 23.45 nella Cattedrale di Terni la celebrazione della notte di Natale, lunedì 25 dicembre la solenne concelebrazione eucaristica del Natale del Signore alle 11 la nella Concattedrale di Narni e alle 18 la concelebrazione della solennità del Natale nella Concattedrale di Amelia.

Il pranzo di Natale Segno di solidarietà con i più poveri è il tradizionale appuntamento natalizio del pranzo di Natale in Episcopio del 25 dicembre alle 13. Con il vescovo Giuseppe Piemontese siederanno a tavola 130 invitati, assistiti dalle associazioni caritative della diocesi, in gran parte coloro che frequentano ogni giorno la mensa diocesana ‘San Valentino’, ma anche intere famiglie che hanno deciso di trascorre la festa non a casa propria, ma insieme ai più bisognosi della città. I volontari si occuperanno della buona riuscita della giornata, dall’allestimento all’accoglienza, dalla preparazione del cibo al servizio ai tavoli, il tutto grazie anche alla collaborazione di gruppi e movimenti della diocesi, che si sono suddivisi i vari compiti, per dare far vivere ad ogni ospite la gioia di un Natale insieme.

Il vescovo Giuseppe Piemontese «Nel tempo di Natale – sottolinea il vescovo nella sua lettera augurale alla città – il nostro animo è predisposto ad evocare sogni, meraviglie, desideri, aspirazioni, e volentieri volgiamo lo sguardo alla stella che è foriera di buoni e lieti auspici, di protezione e di speranza. Ma la luce vera del Natale è Cristo, che rinasce per ogni uomo, donando gioia e pace per tutti, per i bambini e gli anziani, per i giovani e le famiglie, per i poveri e gli emarginati. Il Natale è un segno di amore e invocazione di speranza per quanti sono provati dalla malattia e dalla sofferenza, dalla crisi economica, per la città alla ricerca del proprio riscatto economico, civile, politico e sociale, nel dialogo e nel lavoro, nella sicurezza e nel benessere. Una speranza per la chiesa diocesana per una rinnovata responsabile consapevolezza nella fedeltà a Gesù e nel dialogo con la Città, in questo tempo di visita pastorale, tempo di incontri, confronto riscoperta a adesione a Gesù Cristo. Ancora una volta, perciò, siamo invitati ad andare in cerca della stella e ad accenderla nel cuore, nelle case, nella città, nella chiesa, nel mondo. E quando realmente la stella che è Gesù, sarà accesa, grazie alla buona volontà e alla conversione di ciascuno, allora sarà Natale, il Natale di luce, amore e gioia che auguro di gran cuore a tutti».

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