Covid: dopo il Dpcm, arriverà l’ordinanza

Riunione fiume in videoconferenza nel pomeriggio, poi in serata l’annuncio di Conte. Ma il Dpcm del governo sarà tradotto in ‘salsa umbra’ con una ordinanza. Lunedì riunione di giunta

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Alla luce del Dpcm arrivato nella sera, la giunta regionale prevista per la giornata di lunedì dovrà riunirsi rigorosamente in videoconferenza: «Per la pubblica amministrazione è previsto che le riunioni si svolgano a distanza, salvo per motivate ragioni». Vedremo se la governatrice Donatella Tesei e i suoi assessori rispetteranno questa direttiva o si vedranno da vicino. Di certo la giunta ci sarà e arriverà probabilmente già in giornata una ordinanza regionale che, recependo il Dpcm, lo tradurrà in ‘salsa umbra’. Oggetto delle limitazioni: scuole superiori, movida e centri commerciali. Soprattutto in Umbria, i contagi sono giovanissimi (70% under 30).

IL NUOVO DPCM: LE PRINCIPALI MISURE ANNUNCIATE DA CONTE

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Governatori uniti nel chiedere restrizioni

Quando, nel corso della riunione fra il premier Giuseppe Conte, la ministra Lucia Azzolina e i governatori sono arrivati i dati aggiornati dei positivi nelle varie regioni (327 in Umbria, quasi 900 nel solo Veneto), il brusio di fondo che arrivava dagli schermi dove erano collegati i governatori si è trasformato in una bolgia. Tutti uniti (e già questa sarebbe una notizia) nel chiedere la chiusura, così come non erano stati nemmeno lo scorso maggio nel chiedere le riaperture.

SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON

Azzolina vuole lezioni in presenza

«Difenderò la scuola in presenza, non chiuderemo neanche un giorno»: questa frase della ministra Azzolina ha fatto scatenare un putiferio. I governatori la giudicano ‘pura follia’, considerando che i dati confermano come i contagi arrivino soprattutto dai trasporti scolastici. Disponibilissimo il ministro Manfredi. A quel punto, i governatori hanno minacciato di andare avanti per la loro strada.

Le cose ottenute

Non ci sarà una riduzione della quota di riempimento dei mezzi di trasporto locali, ma l’adozione di altre misure: l’ingresso scaglionato per le scuole superiori, orari differenziati per i lavoratori e un maggior ricorso allo smart working rispetto al 50% attuale. Con le aziende si è poi concordato un maggior controllo sulle banchine delle metropolitane per agevolare i flussi di salita e discesa. Sono queste le indicazioni che la ministra dei Trasporti Paola De Micheli.

Possibili ordinanze differenziate

Boccia ha provato ha porre un freno alle proteste, promettendo entro stasera un Dpcm con la linea del governo, nel quale però sarebbe stata garantita libertà di manovra alle regioni che quindi potranno cominciare a fare sa sole. Intanto, dall’entourage della governatrice umbra Donatella Tesei già dalla mattinata filtrava che Palazzo Donini si preparava a una ordinanza restrittiva rispetto ai contenuti del Dpcm in discussione, considerando il picco di contagio e la constatazione che il 70% dei contagiati umbri ha tra 14 e 30 anni. L’opinione comune, fra i governatori ma non solo, è che bisogna muoversi subito per evitare che il sistema collassi.

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