Umbria e Marche unite da guerra e Resistenza

Un convegno, il 14 e il 15 maggio, tra Pietralunga e Fabriano per iniziativa dell’Isuc

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La degna conclusione di un persorso lungo tre anni, a cavallo del 70° anniversario della liberazione dal nazi-fascismo, in un convegno che elimina i confini e apre a quelle che sono state le montagne della resistenza umbro-marchigiana.

Guerra e Resistenza Proprio da quelle montagne e da quegli uomini che scelsero di dare vita a sacche di resistenza dopo l’8 settembre, che si occupa il convegno voluto dall’Isuc (l’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea) e dall’Irsmlm (istituto regionale per la storia del movimento di liberazione delle Marche), organizzato in due giornate: la prima il 14 maggio a Prietralunga, cittadina dove è presente il monumento regionale umbro alla resistenza; e la seconda, il 15 maggio, a Fabriano. Il tutto sono il patrocinio dell’Insmli (istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia).

PARLA IL PRESIDENTE DI ISUC, MARIO TOSTI – L’INTERVISTA

Laboratori di memoria Il convegno sarà caratterizzato da tre sessioni che non saranno un punto di arrivo ma una ripartenza verso nuovi orizzonti di studio che consolidino i lunghi rapporti tra i due istituti di ricerca; Isuc e Irsmlm collaborano ormai dal 2011 e da qui hanno iniziato a riflettere sulla necessità di approfondire proprio questo rapporto tra i due territorio che in quel periodo diventavano un tutt’uno come le bande di partigiani che operavano in quelle montagne.

Storia senza confini Questa due giorni infatti, non vuole essere solo una vetrina legata alle vecchie pratiche di studio ma vorrebbe fare un passo avanti verso una nuova visione di quel periodo che ha segnato in maniera molto simile le due regioni, aprendo a storie fin qui poco o per niente esplorate, come i tanti slavi che dai campi d’internamento umbri e marchigiani hanno combattuto nelle file della resistenza.

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