Umbria: «’Lodo’ passa, ma Orlandi che farà?»

La regione Umbria avrà un direttore generale: lo ha deciso il consiglio. Violento scambio di battute durante il dibattito. Nevi (FI): «Una buffonata, forse pure inutile»

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A mettere i piedi nel piatto, nel corso del dibattito al termine del quale il consiglio regionale dell’Umbria ha approvato (11 sì, 7 no) il disegno di legge di iniziativa della giunta e che modifica la struttura organizzativa e la dirigenza della presidenza e della stessa aiunta regionale regionale – la norma introduce la figura del direttore generale, ridisegna le funzioni dei direttori regionali ed istituisce il comitato di direzione – è stato il capogruppo di Forza Italia, Raffaele Nevi: «Si vuol far credere che questo disegno di legge era necessario e che risponde alla richiesta di rinnovamento della società regionale. L’Assemblea legislativa non meritava un atto del genere, che sembra una barzelletta oltre ad essere un vero pasticcio senza risolvere il problema politico, dato che probabilmente Orlandi non parteciperà al bando e resterà alla sanità. Smacchi oggi ha anche ritirato l’emendamento che chiedeva la rotazione dei dirigenti, dato che la presidente della Giunta si era arrabbiata». 

Raffaele Nevi

«Una buffonata» Nevi, poi, c’è andato giù pesante: «Questa buffonata è stata messa in scena per tenere insieme il Pd: tutti saranno soddisfatti e per circa un anno non se ne riparlerà più. Sempre che Orlandi non presenti la domanda altrimenti ci sarà una nuova crisi. Riconosco la coerenza della consigliera Casciari, che ha avuto il coraggio di non piegarsi al diktat partitocratico,
dando voce ai tanti che reputano questa legge non votabile. Anche Solinas vota contro questo atto, in modo coerente. Il centrosinistra quindi si è spaccato su un tema importante».

Antonio Bartolini

«Dichiarazioni urlate» Secondo l’assessore Antonio Bartolini «il tema del rapporto tra politica e amministrazioni è stato affrontato con dichiarazioni urlate e minacce di ricorso alla magistratura. Negli interventi è apparso un giudizio superficiale di carattere solo politico. L’operazione che si vuole fare è istituire un direttore generale con funzioni di coordinamento, che sarà scelto con un avviso pubblico. È inutile appellarsi alla Corte dei conti, dato che non ci sono aumenti di spesa visto che due pensionamenti ci forniranno le risorse per coprire l’intera riorganizzazione, che anzi vedrà un risparmio: questo è l’impegno che ho preso con i sindacati e con l’assemblea legislativa».

Marco Squarta

«Sconcerto enorme» Marco Squadra (FdI) ha denunciato: «Di fronte a questa legge lo sconcerto è enorme. L’intento di questa legge è stato completamente smascherato, rimettere a posto i cocci della maggioranza. Si tratta di una norma ad personam e la superficialità con cui questo dibattito è stato affrontato non fa onore a quest’aula. Ho forti dubbi sulla tenutapolitica e sui comportamenti in questa totale divisione all’interno della maggioranza. È stato avviato un iter con una velocità incredibile, per istituire un nuovo direttore che comporterà maggiori spese».

Catiuscia Marini

«Killeragio» Per la presidente della giunta regionale, Catiuscia Marini, «una parte dell’opposizione, con qualcuno della maggioranza, pensa di fare propaganda politica. Noi invece in questi anni abbiamo svolto un lavoro di riduzione costante della spesa attraverso una incisiva riorganizzazione dell’ente che ha riguardato il personale, la dirigenza e le strutture. Spero che i singoli individui che hanno subito il killeraggio di questi giorni si tuteleranno in sede legale. Sono perplessa per certi atteggiamenti di parte della maggioranza, a cui è richiesto senso di responsabilità e serietà, sempre. Accetto anche questa volta la sfida sulla trasparenza e la correttezza: ci sarà una procedura di evidenza pubblica».

Catia Polidori

«Ammissione di sconfitta» Caustica la coordinatrice di FI in Umbria, Catia Polidori: «Gli umbri sono costretti a curarsi fuori regione; le crisi aziendali si sprecano; il tessuto produttivo è in ginocchio, il malcontento dei cittadini è alle stelle e la giunta regionale che fa? Istituisce il super dirigente con la scusa di far funzionare meglio la Regione. Come ammettere: noi da soli non riusciamo, abbiamo bisogno di qualcuno che ci venga in soccorso. Altro che buon funzionamento. La nuova figura, oltre ad incidere sui conti al di là delle rassicurazioni dell’assessore Bartolini, sarà funzionale ad unico patetico disegno politico: tentare di tenere unite le varie anime di un PD profondamente lacerato, concedendo strapuntini – possibilmente ben retribuiti – qua e là».

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