Designazioni e potere, Uniti per Terni attacca

Pincardini, Leonelli, Orsini e Fiorini in tackle dopo le recenti designazioni nelle istituzioni del Comune e nelle aziende partecipate: «I proclami del passato si stanno spegnendo»

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del gruppo consiliare Uniti per Terni
Paola Pincardini, Annamaria Leonelli, Valdimiro Orsini ed Emanuele Fiorini

L’amministrazione della cosa pubblica e in particolare di una grande città come Terni richiede coerenza, soprattutto da parte di chi in passato si è eretto a paladino della moralità, della correttezza, della trasparenza. Riscontriamo provvedimenti del sindaco di Terni inerenti designazioni nelle istituzioni del Comune di Terni e in aziende partecipate che riguardano una ristretta cerchia di persone riconducibili a rapporti con la figura del sindaco.

LE NOMINE PER AFOR E ATER: NEL MIRINO QUEST’ULTIMA

L’ultimo riguarda un noto avvocato ternano, molto legato all’attività professionale del sindaco, che è stato nominato dalla Regione, nel CdA di Ater, l’azienda pubblica regionale che si occupa di edilizia residenziale. Ci troviamo di fronte alla designazione di chi ha o ha avuto strettissimi rapporti professionali con il sindaco. Sottolineiamo che appena qualche giorno fa è stato attribuito, da organi dell’amministrazione comunale, un importante incarico tecnico ad un professionista che è il coniuge di un assessore. (Ndr. Il professionista, interpellato, comunica di aver manifestato al Comune per iscritto la sua indisponibilità ad assumere l’incarico di derivazione dirigenziale, peraltro neanche formalizzato, già nella giornata di mercoledì, non appena ne è stato messo a conoscenza).

Non molto tempo fa la presidenza dell’Asm è stata attribuita a una figura che rientra anch’essa nella cerchia ristrettissima delle amicizie di gioventù del sindaco. Così come non comprendiamo quale rappresentanza politica o sociale esprima il vicesindaco se non quella della cerchia degli intimi. Riteniamo che la città di Terni sia fatta da tantissimi professionisti e persone valide con curriculum di livello che andrebbero presi in considerazione quantomeno per ragioni di opportunità.

È doloroso costatare che i proclami del passato si stanno uno a uno spegnendo a fronte di una gestione del potere chiusa, asfittica, che non guarda agli interessi della città ed è sempre più chiusa in sé stessa. Esprimiamo infine vicinanza e solidarietà ai consiglieri comunali di maggioranza e ai tanti ternani che hanno creduto nel cambiamento e che ora – a fronte del loro impegno quotidiano – si ritrovano a dover fare i conti con impostazioni che disattendono palesemente le enunciazioni della campagna elettorale.

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