«Ritenuto che, in materia di esercizio della professione sanitaria, l’interesse alla sicurezza degli utenti del servizio (sotteso al provvedimento gravato) assuma carattere prevalente, nella logica emergenziale della normativa e quanto meno nelle more della trattazione collegiale della domanda cautelare, rispetto al diritto all’esercizio della professione», il presidente «respinge l’istanza di misura monocratica». La firma è di Raffaele Potenza: il Tar Umbria ha boccia la richiesta di sospensiva di uno dei medici di base del Ternano sospesi per il non adempimento all’obbligo vaccinale.
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Il tentativo a vuoto
Il ricorso è stato depositato contro l’Ordine dei medici chirurghi (non si è costituito in giudizio) e degli odontoiatri di Terni. Motivo? Ottenere l’annullamento – previa sospensiva – della delibera di sospensione dall’attività lavorativa ai sensi dell’articolo 4 del decreto legge governativo 44 del 2021. Riguarda l’obbligo vaccinale. Niente da fare per lui: istanza respinta e trattazione collegiale della domanda cautelare fissata per la camera di consiglio del 15 marzo 2022. Il professionista sanitario è difeso dall’avvocato del foro di Lecce Luigi Doria, lo stesso che è in azione per l’agente della polizia di Stato (questura di Perugia) stoppato per la stessa ragione.
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