Vaccino: «Per la Regione ci sono medici di serie A e di serie B»

Il presidente dell’Ordine dei medici di Terni, Donzelli, dell’Albo odontoiatri Borsaro e l’Andi chiedono alla Regione di non discriminare

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di Giuseppe Donzelli e Franco Borsaro
Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della Provincia di Terni
Presidente dell’Albo odontoiatri di Terni

Dopo settimane di tentativi, spesso vani, di interloquire con i vertici sanitari della Regione e dopo avere da tempo consegnato, alla Regione stessa, l’elenco con i nominativi degli odontoiatri, dei medici liberi professionisti e del loro personale sanitario disponibili alla vaccinazione immediata, ci troviamo di fronte ad un incredibile dictat dell’assessore Coletto e dei commissari straordinari Dario e D’Angelo che, dopo aver negato con scuse varie a questi la possibilità di essere vaccinati, in prima fascia, insieme ai colleghi inseriti nella sanità pubblica e decidono che saranno vaccinati col vaccino Astra Zeneca (vaccino da somministrare a soggetti con età inferiore ai 55 anni).

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Quindi odontoiatri e medici di età superiore ai 55 anni, che comunque esercitano l’attività professionale, saranno vaccinati in seguito, a data da destinarsi. Ci voleva questa bella distinzione, da parte della Regione, in medici di serie A e serie B, negando il rischio che tutti gli esercenti la medicina e l’odontoiatria, corrono ogni giorno, non dimentichiamolo, insieme a i loro pazienti. Vorremmo chiedere a Coletto, Dario e D’Angelo di andare a dare un’occhiata al lungo elenco di medici e odontoiatri caduti nel corso della pandemia; forse rimarrebbero stupiti nel realizzare che non ne fanno parte solo quelli appartenenti al sistema sanitario pubblico.

Anche a livello centrale, il presidente della Fnomceo Anelli ha chiesto a gran voce quanto noi stiamo chiedendo a livello locale. Facciamo ancora appello, a tutti coloro che ci amministrano, di ragionare in nome del bene comune, perché purtroppo tale divisione tra medicina pubblica e privata ci porta ad una becera lettura politica che fa un inaccettabile distinguo tra colleghi. Siamo tutti uguali. In questo momento la trincea ci accoglie tutti. Riteniamo quindi necessaria una urgente revisione del calendario della
vaccinazione e chiediamo, per l’ennesima volta, di inserire gli odontoiatri e i medici liberi professionisti e il personale sanitario, tutti tra le categorie con priorità assoluta. È pertanto nostra intenzione valutare in maniera adeguata eventuali danni derivanti da questo ingiustificato ritardo od esclusione.

dell’Associazione nazionale dentisti italiani (Andi) – Terni

Andi Terni, in assoluta sintonia con il presidente dell’Ordine dei medici chirurghi ed odontoiatri di Terni, dottor Giuseppe Donzelli, e del presidente della Cao (Coordinamento albo odontoiatri), dottor Franco Borsaro, manifesta il pieno disaccordo con la scelta dell’assessore alla sanità umbra Coletto e dei suoi collaboratori di escludere gli odontoiatri e gli altri colleghi medici libero professionisti privati dalla fase 1 della di vaccinazione; inclusione a più riprese indicata come prioritaria anche dal viceministro della sanità Sileri e ormai recepita da settimane da molteplici altre Regioni che hanno incluso nelle categorie prioritarie odontoiatri, medici di libera professione e personale di studio.

Nei giorni scorsi poi, è stato deciso di consentire la vaccinazione con il vaccino Astrazeneca, che, per la sua minore copertura, è stato raccomandato dall’Aifa per persone non particolarmente esposte al contagio e per una fascia di età (under 55) a rischio ridotto. Gli odontoiatri lavorano quotidianamente a 30 centimetri dalla bocca del paziente (il quale è ovviamente senza mascherina), come quelli che qualche mese fa ad inizio pandemia chiamavamo eroi. Non crediamo assolutamente che esistano differenze sul valore della vita e dalla salute tra un medico pubblico ed uno privato.

L’odontoiatria in Italia è privata per scelta dello Stato e non dei professionisti, per gli alti costi che richiede in attrezzatura e personale, e l’odontoiatria privata assicura circa il 95% delle prestazioni erogate ai pazienti in questo Paese. Escludere gli odontoiatri over 55 che lavorano e con loro gli altri colleghi medici libero professionisti dalla prima fase della vaccinazione è risultata e risulta francamente una scelta incomprensibile oltre che pericolosa. Riterremo gli artefici di questa incomprensibile discriminazione responsabili di qualunque caso di Covid dovesse riguardare medici, odontoiatri e personale di studio.

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