Vendita energia e gas, Uil Umbria: «Regione e Comuni facciano la loro parte»

Parla il segretario organizzativo Benedetti: «Mercato libero impazzito, situazione insostenibile per le famiglie»

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di Fabio Benedetti
segretario organizzativo Uil Umbria

 Il caro energia sta letteralmente mettendo in ginocchio le famiglie del nostro territorio, già duramente colpite dalla crisi pandemica. Servono interventi strutturali per far fronte ad aumenti così importanti, che permettano di superare l’emergenza presente ma anche di scongiurare quelle future.

Siamo a un punto di non ritorno, è finito il tempo degli annunci, ora ci vogliono azioni concrete che mettano un freno ad una recessione già scritta, già iniziata. Azioni sì di carattere nazionale, ma Comuni e Regione devono fare la loro parte. Non possiamo aspettare gli interventi del nuovo esecutivo che non sappiamo se e quando arriveranno, abbiamo urgente necessità di meccanismi atti a calmierare nell’immediato il prezzo delle bollette.

Dalla grande spinta ad uscire dal mercato tutelato delle compagnie distributrici di energia elettrica e gas, ci troviamo oggi un mercato libero impazzito, con prezzi della materia prima alle stelle. Una situazione che per le famiglie è diventata insostenibile. A rischio c’è la tenuta sociale del paese, non sono più rinviabili misure di contenimento del problema. L’emergenza dura da mesi ormai, senza che si siano ancora viste soluzioni valide ed efficaci, ma solo diatribe di governo.

La Uil, attraverso il nostro segretario generale Pierpaolo Bombardieri, chiede a gran voce la tassazione degli extra profitti derivanti dalla vendita di gas ed energia e delle speculazioni di chi ha tratto grandi vantaggi dalla pandemia, richiesta socialmente condivisibile ma che pare non piaccia a chi dovrebbe applicarla. Non staremo a guardare, come sempre saremo al fianco delle persone. Basta proclami, è tempo di passare alle soluzioni.

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