Via dell’Argine ‘nuova’: lo spaccio è sempre lì

Terni: nonostante i lavori e una nuova area verde per la città, la zona resta in mano a spacciatori e tossici. Serve uno sforzo comune

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Il timore reale fra i residenti è che alla fine, di tutto quel bel lavoro per restituire dignità a via dell’Argine, alla fine se ne avvantaggino solo spacciatori e consumatori di droga. Perché se certi spazi dovessero continuare ad essere – oggi ci sono ancora le transenne in attesa dell’inaugurazione – ‘proprietà’ di tossici e sbandati, è ben difficile immaginare famiglie, bambini e anziani che possano avvicinarsi con piacere alla nuova area verde anche di giorno. «Dopotutto imbattersi in siringhe sporche di sangue e scoperte, lungo il marciapiede ma pure già nel parco, oggi è la normalità. Sabato ne abbiamo trovate cinque», denunciano.

Via dell’Argine

Problema complesso

La sfida, in via dell’Argine come in altre zone di Terni (piazza Solferino ne è un esempio), è di quelle difficili ma non impossibili, che oppongono la città legale, ‘civica’, a chi compie reati e trascina nel degrado intere aree urbane. Si badi bene, il contesto sociale complesso – dove chi si droga non ha spesso alternative, familiari e sociali – non sfugge ma è importante rilevare come le forze dell’ordine o il singolo cittadino, da soli, non possano spuntarla. Perché nessuno è un ‘super eroe’ e servono, più che soldi, coesione e idee: fra residenti, Comune, associazioni. Perché altrimenti il vuoto concettuale e talvolta urbanistico, viene presto colmato da chi non ha le migliori intenzioni.

Esasperati

Tornando a via dell’Argine, del sottopasso di collegamento con lo Staino s’è più volte detto. Lì sotto ci si dorme, si spaccia, ci si droga. E quindi appare naturale che un’area verde posta a non più di venti metri da lì, possa risentirne. Trovare soluzioni a breve non appare semplice, ma c’è chi non ha intenzione di fermarsi né di stare con le mani in mano: fra chi abita lì c’è stanchezza e la costante richiesta di interventi da parte di chi può fare qualcosa.

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