Gianlorenzo Blengini e la Lube Civitanova sulla strada per l’atto conclusivo della ‘Final Four’. La Sir Perugia conosce il suo avversario nella semifinale della manifestazione continentale: i marchigiani di Juantorena sfideranno i ‘Block Devils’ a Roma il 29 aprile per assicurarsi la qualificazione al match che vale il titolo. Nell’altro scontro saranno protagoniste Zenit Kazan – campione in carica e favorito al trionfo – e i tedeschi del Berlin Recycling Volleys.
Lorenzo Bernardi
Strada in salita Perugia e Civitanova si sfideranno per la terza volta in stagione dopo i precedenti in Superlega. Entrambi terminati con un ko per Zaytsev e compagni: 3-2 in terra marchigiana con Kovač a guidare i bianconeri e 1-3 al palaEvangelisti lo scorso febbraio, sotto la guida tecnica di Bernardi. «Rispetto – il commento di Andrea Bari – alle previsioni della vigilia è arrivata tra le quattro, con pieno merito, Berlino. A noi in semifinale tocca una Lube in formissima, che sicuramente sta giocando con grande intensità e che sta esprimendo un grande volume di gioco. Ma insomma, non si può pensare di vincere una Champions senza vincere contro grandi squadre. Sarà di sicuro un grande show in un palazzetto che conosco bene e che sa aggiungere spettacolo a quello sul campo rendendo il tutto un evento sportivo nel vero senso del termine».
La Lube si è qualificata alla ‘Final Four’ battendo con facilità un’altra italiana, l’Azimut Modena, eliminata con un duplice 3-0 senza difficoltà. Prima dell’appuntamento romano c’è però la semifinale della Superlega contro la Diatec Trentino, in vantaggio 2-1 nella serie: ‘Block Devils’ al lavoro in vista di gara4, in programma a Perugia mercoledì 19 alle 20.30. «La squadra – conclude Bari – sta bene e lavora con intensità. Dopo la delusione dei primi giorni successivi a gara 3 la testa ora è sulla prossima partita: nello sport bisogna saper accettare le sconfitte e ripartire anche perché abbiamo un’altra occasione e dobbiamo giocarcela alla grande in casa nostra. Io sono un tipo da passo dopo passo e quindi non vado oltre mercoledì. Bisogna dare tutto, è l’unica strada per portarla a casa».
