Caso-Arconi, saltano fondi regionali?

Perugia, Casciari e Leonelli interrogano la giunta per sapere se progetto stravolto pregiudichi cofinanziamento di 3 milioni

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Supera i confini ‘istituzionali’ di palazzo dei Priori la vicenda della biblioteca multimediale agli Arconi. E, attraversato corso Vannucci, arriva dritta dritta a palazzo Cesaroni, dove i consiglieri regionali del Partito democratico Giacomo Leonelli e Carla Casciari hanno depositato un’interrogazione alla giunta per sapere «se la Regione Umbria sia stata portata a conoscenza delle modifiche apportate al progetto di riqualificazione degli Arconi, in Piazza della Rupe a Perugia, e se tali modifiche possano, o meno, pregiudicare il cofinanziamento regionale di 3 milioni e 480mila euro».

Il cantiere

Bufera Arconi Ennesimo colpo a Romizi e al vicesindaco Barelli, quello tirato dal Pd dell’assemblea regionale che vuole approfondire i dettagli tecnici, le modifiche apportate al progetto realizzato nel 2013 e presentato alla cittadinanza, per sapere se, eventualmente, potrebbe essere ritirato il finanziamento regionale di 3 milioni necessario per la realizzazione del progetto. «Si chiede di sapere – spiegano i consiglieri – se la Regione Umbria sia stata portata a conoscenza delle modifiche apportate al progetto in corso di realizzazione e se tali modifiche possano pregiudicare il cofinanziamento regionale».

L’interrogazione «L’area degli Arconi del Sopramuro che si affacciano su Piazza della Rupe nella città di Perugia – spiegano i consiglieri nell’atto ispettivo – è stata negli ultimi anni oggetto di progetti di riqualificazione e rigenerazione. Gli Arconi sono stati edificati in epoca medioevale per sostenere prima la piazza sovrastante e poi anche i palazzi quattrocenteschi della vecchia Università e del capitano del Popolo. Ad oggi, a seguito dell’apertura del terminal Minimetrò, la piazza e gli stessi Arconi hanno riacquistato centralità al punto che, nel 2013, l’amministrazione comunale diede il via ad un progetto per la realizzazione di una nuova biblioteca di pubblica lettura, anche multimediale, che avrebbe dovuto trovare sede proprio all’interno degli Arconi stessi».

Il progetto ‘modificato’

L’assessore Cecchini Neanche 24 ore prima dal deposito dell’interrogazione, l’assessore regionale Cecchini aveva speso parole di elogio per il progetto, «una proposta seria che arricchisce Perugia, la sua cultura e la sua socialità», aveva detto. Dopo la bufera politica, mediatica e social sul caso, però, con l’esposto di Italia Nostra e i carabinieri del nucleo tutela patrimoniale in comune per l’acquisizione dei documenti, l’assessore ha assicurato che è in stretto contatto con gli uffici comunali e verificherà, come per tutti i progetti finanziati, l’esattezza delle procedure.

Rischio finanziamenti? Le difformità occorse al progetto in corso d’opera, però, e le critiche di professionisti, cittadini e associazioni, hanno convinto i due consiglieri del Pd a firmare un’interrogazione affinché gli uffici verifichino la correttezza dell’operato del comune e se ancora sussistono i requisiti per il finanziamento. «Secondo quanto emerge dalla stampa locale, il progetto preliminare, per ammissione della stessa amministrazione comunale, è stato in effetti modificato come richiesto dalla Sovrintendenza nel 2015, in quanto non riteneva architettonicamente idonee le vetrate di chiusura ‘a filo’. Riteniamo pertanto necessario sapere se la Regione sia stata portata a conoscenza delle modifiche apportate e se tali modifiche possano, o meno, pregiudicare il cofinanziamento regionale per un totale di circa 3 milioni 480 mila euro, di cui 3 milioni per la bibliomediateca e 480 mila circa per la Sala Gotica».

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