Cgil e Pd: «Da Morselli ora vogliamo i fatti»

Terni, Attilio Romanelli e Andrea Cavicchioli alzano il tiro dopo le parole dell’ad di Ast

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Il giudizio medio, rispetto al ‘faccia a faccia’ tra Susanna Camusso e Lucia Morselli, andato in scena giovedì a palazzo Gazzoli di Terni – e in diretta streaming su umbriaOn – è che si è trattato di una roba poco più che deludente, viste le premesse.

IL FACCIA A FACCIA INTEGRALE

Andrea Cavicchioli

Andrea Cavicchioli

Le affermazioni Ma alcune cose dette dall’amministratrice delegata di Ast hanno fatto accendere qualche lampadina, in giro per la città. E così il capo gruppo del Pd in consiglio comunale, Andrea Cavicchioli – che di questioni sindacali è storicamente abbastanza informato – ha deciso che fosse il caso di chiedere che quelle lampadine fossero meglio alimentate.

DONNE A CONFRONTO – LE FOTO DI ALBERTO MIRIMAO

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La platea

Parole e fatti «Attendiamo atti concreti e conseguenti rispetto alle dichiarazioni della Ad Morselli nel recente confronto con Susanna Camusso. In particolare sarebbe utile conoscere le linee strategiche che si intendono attuare per consolidare e sviluppare la presenza dell’Ast sui mercati, per valorizzare “la straordinarietà della fabbrica” e “dell’acciaio tra i migliori del mondo”, nonchè per “fare l’azienda più grande nel segno della tradizione”».

IL CORSIVO DI WALTER PATALOCCO SUL VERTICE

Alcuni sindacalisti

Alcuni sindacalisti

Le relazioni Sarebbe altresì interessante capire, dice ancora Cavicchioli, «prendendo atto che giustamente la Ad Morselli ritiene che “il dialogo è necessario”, come sarà possibile tradurre in pratica tale positivo assunto, tenendo conto dell’attuale stato delle relazioni sindacali e del clima aziendale».

L'Ast e la discarica

L’Ast e la discarica

L’ambiente Per quanto riguarda il rapporto con il territorio «è evidente – spiega ol capo gruppo del Pd – che la questione ambientale è rilevante, come ribadito dalla stessa Morselli e pertanto sarebbe importante utile operare con processi e tempi trasparenti rispetto alle indicazioni e prescrizioni delle autorità preposte, nell’interesse dell’azienda e della città».

Il governo In ordine, invece, «all’intervento del governo per la conclusione della vertenza – scandisce Cavicchioli, e qui il ‘buffetto’ è anche per Susanna Camusso – si fa osservare che lo stesso è stato reiteratamente e a tutti i livelli richiesto dalle organizzazioni sindacali per lo stallo e l’incomunicabilità fra le parti riscontrato, e dalle dinamiche oggettive vissute al ministero che ha gestito la vicenda non si può dubitare che  la mediazione e il supporto posto in essere  dallo stesso ha fortemente contribuito  a concludere una vicenda che era divenuta notevolmente complessa».

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Lucia Morselli e Attilio Romanelli

Il sindacato Secondo il segretario della Cgil di Terni, Attilio Romanelli, quello di giovedì «è stato un confronto utile, certamente non esaustivo o risolutivo, come sapevamo benissimo, ma dal quale sono emersi impegni e segnali che non possiamo ignorare. Elementi importanti, sui quali, come organizzazioni sindacali confederali e di categoria, dovremo lavorare nei prossimi mesi per costruire quel laboratorio di nuove relazioni sindacali che Terni può davvero diventare».

Acciaio e futuro Tra gli aspetti più significativi emersi dall’iniziativa, secondo Romanelli, «c’è senz’altro il riconoscimento condiviso della strategicità delle acciaierie ternane, per la qualità del prodotto che realizzano, tra i migliori acciai d’Europa, come ha sottolineato la stessa Morselli. Strategicità – continua il segretario della Camera del lavoro – che si afferma anche nella permanenza all’interno di un gruppo, quello di ThyssenKrupp, che torna a considerare gli acciai speciali come un elemento fondante per la propria missione industriale».

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Susanna Camusso

Le relazioni Per Romanelli, infine, sono importanti le rassicurazioni sul futuro portate da Morselli. Mentre più deludente è risultata la parte relativa alle relazioni industriali: «Il nostro segretario Camusso lo ha detto con chiarezza – osserva il segretario ternano – c’è bisogno di fare di più, di costruire un rapporto solido e leale nel quale i lavoratori partecipino davvero alle decisioni importanti sulla gestione della fabbrica e sulle scelte strategiche. Su questo non abbiamo sentito parole chiare da Morselli. Sarà quindi nostro compito, accanto alle categorie e alla Rsu, incalzarla nelle sedi opportune per far sì che alle parole sull’importanza del dialogo e del confronto, seguano fatti concreti, nella direzione di un maggiore coinvolgimento dei lavoratori in fabbrica».

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