Calendario 2016, Carabinieri nell’arte

Presentata a Perugia e a Terni la nuova edizione, cambio di rotta sul tema: dalla storia dell’Arma all’arte

Condividi questo articolo su

Per la prima volta dal 1928 il calendario dell’Arma dei Carabinieri si veste d’arte e in una riflessione figurativa rappresenta l’arte e il mestiere del carabiniere attraverso una traccia grafica disseminata in diverse correnti pittoriche.

LE FOTO E LE PAGINE DEL CALENDARIO

I Carabinieri e le arti Un tema nuovo quello del calendario storico 2016, presentato martedì 10 novembre prima al Comando centrale di Roma e dopo in contemporanea in tutti i comandi provinciali d’Italia, a Perugia in particolare, è stato il comandante provinciale, colonnello Cosimo Fiore, a illustrare il messaggio con cui l’Arma ha voluto ribadire la decennale tradizione del suo calendario storico: «Con il tema di quest’anno il calendario vuole rappresentare – ha sottolineato il Colonnello – la vicinanza che i Carabinieri hanno con il mondo dell’arte e in particolare, attraverso il Comando ‘Tutela patrimonio culturale’, quel legame fortissimo di sicurezza e tutela che rappresenta l’unicità artistica del nostro Paese». Concetto ripreso, a Terni, dal maggiore Pietro Petronio, che ha riordato quanto fatto dai carabinieri «dal 1969, anno di nascita del comando tutela, con le molte opere artistiche che sono state recuperate e con la creazione di professionalità che ad oggi sono tra le migliori in questo campo».

L’ILLUSTRAZIONE DEL MAGGIORE PIETRO PETRONIO – IL VIDEO

Inserimento digitale Da un punto di vista figurativo il calendario, suddiviso in dodici tavole più una centrale, è una rappresentazione della figura del carabiniere inserita in un contesto artistico. Per alcune tavole viene rivisitato un quadro attraverso la figura di un carabiniere, lo si può vedere per il mese di febbraio che riprende un’opera di Modigliani; oppure come un inserimento grafico, come per il quadro di Seurat o per la pagina centrale dedicata a Cloude Monet e al celebre ‘I Papaveri’, dove semplicemente viene inserita una pattuglia di due Carabinieri a rappresentare la presenza discreta ma forte dell’Arma nella nostra società. Altro particolare interessnte lo si trova nel mese di luglio, qui nel celebre dipinto di Giorgio de Chirico, ‘Cavalli in riva al Mar Egeo’, è stato inserito su uno dei destrieri un cavaliere, in divisa da Generale ottocentesco dell’Arma, dove lo stesso, è un autoritratto di De Chirico.

Vista al Futuro Gli ultimi mesi dell’anno invece, sono di stampo più moderno e si immergono appieno in quella visione votata al futuro che vede l’Arma in continuo cambiamento ma sempre presente e attenta ai bisogni dei cittadini, questo messaggio è totalmente presente nella copertina, di stampo futurista, dove il simbolo della fiamma viene magistralemte inserito in una composizione tricolore.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli