Capitale della cultura, Armillei: «Siamo lenti»

Terni, l’assessore è soddisfatto, «ma i tempi rapidi del mondo non sono in linea con quelli della pubblica amministrazione»

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di Fra.Tor.

Manca solo una settimana al primo ‘verdetto’. Il 27 ottobre, infatti, il Ministero comunicherà la città selezionata per ‘Capitale della cultura 2016’. Mentre occorrerà aspettare dicembre per conoscere quella per il 2017. Terni intanto presenta le azioni già adottate in passato e quelle che verranno. Con qualche rammarico, però.

IL DOSSIER PER LA CANDIDATURA

Creare rete L’assessore alla cultura, Giorgio Armillei, racconta che «con il sindaco Leopoldo Di Girolamo, nei giorni scorsi, siamo stati a Lucca per un incontro con le altre 10 città candidate e abbiamo potuto confrontarci con altre realtà. Dal confronto è nato un rapporto con la città di Parma con la quale crediamo di poter mantenere i contatti anche in futuro per una collaborazione stabile».

Collaborare «La parola chiave del nostro progetto è collaborare», aggiunge Armillei. «È stata, infatti, richiesta a tutti i soggetti del territorio, associazioni e non, il coinvolgimento attivo che è presupposto di crescita. La collaborazione, però, riguarda in primo luogo le strutture dell’amministrazione comunale; strutture di missione e non burocrazia».

Le azioni per la cultura Sono 10 le azioni intraprese per la candidatura e vanno dalla comunicazione al coinvolgimento dei giovani studenti, dalla creazione di video al coinvolgimento delle gallerie d’arte, fino alle associazioni e la politica. Per quanto riguarda la comunicazione, «la giunta comunale ha messo a disposizione 15 mila euro che verranno utilizzate per le cartoline e i banner promozionali». Anche se, sottolinea l’assessore, «la comunicazione migliore arriva dai progetti messi in campo».

‘Hackschool’ Tra le azioni intraprese per la candidatura rientra la maratona digitale ‘Hackschool’. Il 4 e il 5 dicembre, nei locali del Caos, 120 ragazzi delle scuole superiori di Terni affronteranno tre sfide in ambito culturale, divisi in gruppi sceglieranno un tema al quale dare una soluzione. I nativi digitali si uniranno, così, al territorio per produrre nuove idee.

‘Call for clips’ All’interno dell’11esima edizione del film festival ‘Popoli e religioni’, si inserisce il bando comunale per la realizzazione di un video sulla città di Terni. I video possono essere presentati dal 21 ottobre al 12 novembre e all’interno del Festival – in programma dal 14 al 22 novembre – verranno decretati i i tre vincitori. La giuria sarà al 50% popolare, in quanto voteranno gli spettatori del Festival, l’altro 50% sarà formato dalla giuria del Festival stesso.

‘Galleria diffusa’ Rientra, inoltre, tra le azioni per la candidatura, il progetto che punta alla valorizzazione e alla diffusione dell’arte ‘Vicini di casa, Galleria diffusa a Terni’. Per un intero mese l’anno, le quattro gallerie d’arte di Terni – ‘Forzani’, ‘Canovaccio 2’, ‘dA. Co’ e ‘Chiara Ronchini arte’ – si uniranno e lavoreranno insieme, in un solo spazio, per confrontare osservazioni, approcci e valutazioni da condividere con tutta la comunità.

La politica È, inoltre, in programma un tavolo di confronto e condivisione: ‘Una città candidata: 20 anni di politiche per la cultura’. Un’occasione per riunire i protagonisti politici degli ultimi anni per discutere delle esperienze dei vari assessorati alla cultura che si sono susseguiti.

L'assessore Giorgio Armillei

L’assessore Giorgio Armillei

Rammarico «Sono soddisfatto di come stiamo lavorando a questa candidatura – ha detto in conclusione Giorgio Armillei – anche perché se non dovessimo vincere consolideremmo comunque un processo e avremmo allargato la collaborazione». Un po’ rammaricato, però, l’assessore lo è. «Ho cercato con tutto me stesso di scovare i soggetti che lavorano nella stessa direzione del progetto di cui ora fanno parte. Molto spesso, però, la politica questo non lo vede». Inoltre, l’assessore, è amareggiato «per le difficoltà che si riscontrano nel realizzare queste cose all’interno dell’amministrazione comunale. Il mondo fuori va veloce e quello che avviene nel mondo non è in linea con i tempi della pubblica amministrazione».

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