di M.Lilla
L’Italia di Mezzo esiste ed è pronta a diventare una macroregione, ne sono convinti i giovani amministratori di Toscana, Umbria e Marche, riuniti a Perugia per discutere dell’ipotesi di accorpamento delle tre realtà regionali.
PARLA FEDERICO SCARAMUCCI (ANCI MARCHE – L’INTERVISTA)
Giovane politica «Questo incontro rappresenta un orizzonte concreto a cui mirare – sottolinea Tommaso Bori, coordinatore Anci Umbria – che però non deve nascere solo dal basso, dalle identità comunali che caratterizzano da sempre la storia di queste terre; non può essere una ‘fusione a freddo’ imposta, ma un persorso partecipato dalle istituzioni e dai cittadini». Un senso civico nuovo quindi che faccia dell’unione la nuova forza per un territorio che rappresenta 6 milioni di persone, 3 produce il 12% del Pil nazionale.
PARLA GIACOMO MANGONI (ANCI TOSCANA) – L’INTERVISTA
Cambiamento necessario Un incontro che è servito anche a capire come i giovani amministratori vedono attuabili le prossime riforme, dalla cancellazine delle province ad un accentramento sempre più evidente del potere politico: «Abbiamo bisogno di dare un messaggio di cambiamento della cultura politica – sottolinea Federico Scaramucci, consigliere comunale a Urbino e Coordinatore di Anci Giovani Marche – Abbiamo la necessità di attivare un nuovo senso civico, uno spirito di condivisione che può farci diventare una forza anche nella programmazione e nel potere contrattuale con Roma e con l’Unione Europea».
Macroregione Non solo quindi un’unione amministrativa ma soprattuto, come si è sentito più volte sottolineare, questa diventa l’occasione per Toscana, Umbria e Marche di diventare una forza civile ed economica che possa competere con tutti, partendo proprio dal confronto già iniziato tra i politici ‘grandi’ e che ora accomuna anche i giovani amministratori dell’Italia di ‘mezzo’.