Mercatone Uno, paure e speranze intrecciate

Perugia, il bilancio dei primi tre giorni di apertura ‘straordinaria’ a Magione: tra scaffali semivuoti e personale che vuole avere fiducia

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di E.M.

C’è un bel viavai domenica pomeriggio, nel parcheggio del Mercatone Uno di Magione. Le porte d’ingresso si sono riaperte per tre giorni e la gente non manca, incuriosita dalla tanto pubblicizzata ‘apertura straordinaria’ prevista per questo e per il prossimo weekend in 18 punti vendita della catena. Sulle facce dei clienti, però, l’espressione è quella della delusione: speravano di trovare il vecchio Mercatone Uno, quello che ha abbassato le saracinesche da più di un anno, ed hanno trovato scaffali semivuoti.

IL MERCATONE UNO CI PROVA – LE IMMAGINI

perugia-magione-mercatone-uno10«Non c’è niente» Arrivano in tanti, entrano, si dirigono nell’unica stanza aperta dove la merce è stata esposta come meglio si poteva. Molti escono subito commentando che si aspettavano di più e si augurano che riapra presto. «Dentro non c’è niente, una grande delusione», dice una signora uscendo. Altri invece scrutano bene i prodotti esposti: principalmente addobbi natalizi, ma anche coperte ed articoli per la casa. Chi sperava di trovare elettrodomestici a prezzi stracciati, invece, si è dovuto accontentare. «La merce è stata portata qui dai punti vendita vicini – spiega Giorgio Fascetti, funzionario di logistica del Mercatone di Colle Val d’Elsa mandato a Magione per gestire l’apertura straordinaria – e si è deciso di puntare sul tessile e sul Natale, gli articoli più venduti in questi giorni». Gli elettrodomestici dovevano esserci, ma poi non sono più arrivati: «Ci sarà una riunione in settimana per valutare com’è andato questo primo fine settimana e come organizzare il prossimo». Probabilmente l’offerta sarà migliore, per cercare di accontentare tutti.

 

perugia-magione-mercatone-uno6«Voglia e bisogno di Mercatone» Questi primi tre giorni sono andati bene. Ciò che realmente contava, infatti, è che ci fosse gente e la gente c’è sicuramente stata. Venerdì sono stati fatti circa 150 scontrini, sabato 170 e domenica intorno ai 120. Non è semplice dare numeri precisi ma i clienti che hanno varcato la porta d’ingresso sembra siano stati molti di più, a giudicare dal parcheggio sempre pieno. «C’è stata una buona affluenza – continua Fascetti – un segno che c’è voglia e bisogno di Mercatone Uno da queste parti». Del resto, quello di Magione è l’unico punto vendita della catena in Umbria ed è stato per anni una tappa fissa per tanti consumatori di Perugia e dintorni. Anche questa volta, quello che era stato esposto sugli scaffali, di domenica pomeriggio è quasi finito.

perugia-magione-mercatone-uno3Il bando Sei giorni di apertura all’anno, con l’emissione di scontrini, bastano per mantenere attiva la licenza e riaccendono così la speranza di una riapertura. Il 15 dicembre, infatti, dovrebbe essere pubblicato il nuovo bando di vendita e i primi di gennaio si terrà un incontro con i sindacati a Roma per renderlo pubblico. Per ora a Magione la buona affluenza è stata un segnale positivo, soprattutto per i circa quaranta dipendenti che da mesi sono in cassa integrazione, il futuro dei quali dipenderà proprio da quel bando. Negli occhi dei tre di loro che hanno lavorato nei primi tre giorni di ‘riapertura’ c’è tristezza e nostalgia, ma anche un pizzico di fiducia.

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