Piediluco, canottaggio: veleno sulle regate

Terni, allarme per il possibile stop alle competizioni. Ferranti (Forza Italia) attacca il Comune, ma l’assessore Giacchetti tranquillizza: tutto risolto

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L’allarme, via social, si era propagato in un battibaleno: «Pubblicato sul bollettino della Regione Umbria il parere favorevole per la valutazione di incidenza ambientale per le gare e gli allenamenti di canottaggio – aveva annunciato urbi et orbi il consigliere comunale del Pd Sandro Piccinini, in piena rotta di collisione con la sua ‘parrocchia” – però non potranno essere utilizzati strumenti di applicazione sonora. Quindi gare in silenzio assordante. Potrebbe essere la volta buona che il canottaggio lasci Piediluco. Ed era scattata la polemica, ovviamente con bordate a palle incatenate contro la Regione.

Le gare La storia era questa: sulle acque del lago di Piediluco erano in programma – e si sono regolarmente svolte, martedì e mercoledì – le regate ‘TRio 2’, una competizione di preparazione, per gli atleti della nazionale italiana, in vista di una gara internazionale. Mentre sabato e domenica si svolgerà – perché si svolgerà regolarmente – una regata nazionale. E quando si organizzano robe del genere, ci sono altoparlanti, megafoni e altre diavolerie che – come dire – fanno rumore. E, infatti, il nuovo dirigente regionale ‘al ramo’ aveva detto che non se ne faceva niente. Apriti cielo. E accuse alla Regione-matrigna che si sono sprecate.

«Colpa del Comune» Ma per Francesco Ferranti (Forza Italia), le cose non starebbero proprio così: «La colpa è tutta del Comune – dice lui – perché quando hanno fatto il piano di zonizzazione, suddividendo il territorio in varie aree, hanno inserito Piediluco in quella di massino rispetto e, quindi, la Regione non ha potuto che prenderne atto. Non è stata una semplice decisione, ma un atto dovuto».

La deroga Tanto che, dice ancora Ferranti, «Il comitato organizzatore e la Federazione canottaggio hanno dovuto inviare una Pec (posta elettronica certificata; ndr) alla Regione e chiedere una deroga, che è stata concessa e, quindi, le gare del prossimo fine settimana sono salve. Ma il problema resta tutto intero e, soprattutto, non si capisce chi e come abbia potuto trascurare, nello scrivere quel piano, il ‘dettaglio’ rappresentato dal fatto che far svolgere delle gare in un ambiente considerato di massimo rispetto, era una contraddizione in termini molto grave. Forse – ironizza Ferranti – il sindaco dovrebbe destinare quella parte del suo appannaggio che gira al Partito Democratco, all’onorario di un buon tecnico, in grado di scrivere meglio gli atti del Comune».

L’assessore Emilio Giacchetti, l’assessore allo sport del Comune, però, dice una cosa diversa: «La deroga è stata sempre concessa in maniera quasi automatica – spiega – perché è di tutta evidenza che uno sport come il canottaggio non può certo rappresentare un pericolo per l’ecosistema di Piediluco. Tanto che; senza voler fare alcuna polemica con gli organizzatori e la Federazione, che anzi ringrazio per la collaborazione; posso tranquillamente affermare che le gare non erano mai state in discussione, visto che il nuovo dirigente di settore della Regione era stato sensibilizzato dall’assessore regionale Fernanda Cecchini proprio su nostra sollecitazione».

La deroga Resta un ‘piccolo’ problema: ma non sarà il caso di ripensare alla materia nel suo complesso? Mica si vorrà andare a colpi di deroghe. «Nessuno può essere più d’accordo di me – dice Giacchetti – e garantisco che questo, proprio nell’ottica di puntare al massimo sviluppo possibile delle attività sportive sul bacino lacustre ternano, è un tema sul quale lavoreremo in fretta».

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