Sala slot tra le scuole: «Non azzardatevi»

Perugia, la protesta di residenti e cittadini assieme a Libera contro l’ipotesi di apertura di un centro scommesse a Porta Pesa, a pochi passi da tre scuole

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Si muove anche l’associazione che lotta contro le mafie, Libera, a Perugia, contro l’ipotesi di apertura di un centro scommesse che potrebbe ospitare anche delle slot machine a Porta Pesa, tra la pizzeria e il piccolo supermarket, a pochi passi di distanza dalla scuola primaria Ciabatti e da altri due istituti scolastici.

Il presidio di Libera

Il presidio di Libera

Il presidio Sabato mattina, infatti, un piccolo gruppo di attivisti dell’associazione, insieme a cittadini e residenti, all’associazione Borgo Sant’Antonio e alla Società di mutuo soccorso di Perugia con il suo presidente Primo Tenca, hanno organizzato un presidio di protesta proprio davanti i locali in cui dovrebbe trasferirsi, a breve, la sala scommesse che fino all’anno scorso si trovava in via Fra Bevignate.

‘Non azzardatevi’ Ad aderire all’appello di Libera di partecipare con cartelli colorati che riportano lo slogan ‘Non azzardatevi’ sono stati molti cittadini residenti nel borgo ma anche genitori e insegnanti, oltre che i consiglieri del Pd Tommaso Bori e Sarah Bistocchi del Pd e Stefano Mignini di Fratelli d’Italia. «E’ importante tenere l’azzardo lontano dai nostri bambini» hanno ricordato a Porta Pesa le associazioni chiedendo che il Comune alzi la guardia su fenomeni di questo tipo. «A Cinisi 100 passi dividevano la casa di Peppino Impastato da quella del capo-mafia Tano Badalamenti. A Perugia nemmeno 100 passi sono la distanza dalla scuola alla futura sala scommesse e slot machine che vuole aprire a Porta Pesa. Questo non é possibile perché vietato dalla legge, oggi abbiamo manifestato per fare in modo che non accada» è stato il commento del consigliere Bori.

Genitori, insegnanti e residenti contro l'apertura della sala slot

Genitori, insegnanti e residenti contro l’apertura della sala slot

In comune Sulla vicenda, finita anche in consiglio comunale, l’amministrazione ha ricordato come in questo caso sono state richieste le autorizzazioni per l’apertura di un centro scommesse e non di una sala slot per cui la parola finale spetta alla Questura e non al comune che, in caso, può solo fare controlli ex post. Per un centro scommesse, poi, la legge prevede limiti più flessibili, per cui la regola che prevede che le videolottery non possano essere installate a meno di 500 metri dalle scuole non vale per un’agenzia di scommesse.

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