Terni, assessore shock: «Maggioranza, ci sei?»

Violento attacco di Francesco Andreani nei confronti della prima commissione: «Impedisce di svolgere il lavoro». Mercoledì ‘chiarimento’ in maggioranza

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di M.T.

Una presa di posizione alla quale, a memoria, è difficile trovare un precedente. L’assessore all’urbanistica del Comune di Terni, Francesco Andreani, durante il consiglio comunale, chiede di rinviare degli atti – da lui presentati – ad una seduta successiva e la motivazione addotta è quella che, secondo lui, «la prima commissione consiliare (quella con la quale si scontrato frontalmente per via del progetto relativo al teatro Verdi; ndr) non ha più una maggioranza». Apriti cielo.

«Dimissioni» Thomas De Luca (M5S) e Marco Cecconi (FdI-An) non hanno perso certo l’occasione per invitarlo «a trarre le dovute conseguenze di quanto detto»: si dovrebbe dimettere, insomma. Ma anche dalla maggioranza c’è chi ha reagito con durezza: «Forse è l’assessore che non sa come si governa una città», ha detto Renato Bartolini (PD), mentre il presidente della prima commissione, Faliero Chiappini (Ca), è stato chiaro: «La commissione lavora con il massimo dell’impegno e le parole dell’assessore sono gravi e non giustificate».

Tutti a casa A questo punto, per metterci una pezza, Andrea Cavicchio (PD) ha proposto di fermare tutto e di sospendere la seduta «per un chiarimento politico». Proposta approvata a maggioranza e tutti a casa. Cioè, tutti a dare la caccia ad Andreani.

«Governare» E lui, l’assessore, accetta senza problemi di spiegare il proprio pensiero: «Noi che siamo stati chiamati a governare questa città dobbiamo farlo ed io voglio farlo per il bene della città – dice Andreani, con la voce che sembra incrinarsi per l’emozione – ma chi è stato eletto a rappresentare i cittadini in consiglio comunale deve a sua volta svolgere il proprio compito con serietà. Chi è maggioranza di governo non può e non deve interpretare il proprio ruolo solo in chiave interdittiva, ma deve passare alla fase propositiva, se vuole davvero essere utile ai cittadini che gli hanno dato fiducia, ma questo non avviene ed è questo che ho voluto evidenziare».

La commissione Quello che gli preme di dire, soprattutto, sembra essere proprio questo: «La condivisione va benissimo ed io ho sempre fatto in modo che le decisioni potessero sempre esserlo, ma oggi devo prendere atto che lo strumento della condivisione è stato abusato e, forse, travisato. Perché poi, alla fine, compito di chi governa (intendo giunta e  consiglio) è prendere delle decisioni. Mentre, a mio avviso, quello che sta succedendo è che si gira intorno alle questioni, non si arriva ad una sintesi e si finisce con il danneggiare la città».

«Chiarimento politico» Ora, dopo che in aula ha detto chiaramente di considerarsi «un assessore tecnico, ma anche politico», secondo Francesco Andreani (che non sembra proprio intenzionato a ‘dare soddisfazione’ dimettendosi) è «indispensabile proprio un chiarimento politico, all’interno della maggioranza, perché ci sono dei consiglieri (altri, sempre di maggioranza, passando mentre parliamo, manca poco che gli facciano la ‘ola’; poi c’è pure chi ha provato a fare lo spiritoso su altre questioni, ma forse non ha capito che ha fatto solo lo stupido; ndr) che stanno mettendo a rischio tutto il lavoro che si sta facendo e questo è inaccettabile».

Maggioranza in fibrillazione Quello che emerge con chiarezza è che ci si trova sempre più di fronte ad un caso di ‘sdoppiamento’ della maggioranza che sostiene la giunta Di Girolamo: esiste, e non prenderne atto potrebbe essere più pericoloso del fatto stesso che questa sia la realtà dei fatti. Non c’è ‘una’ maggioranza, insomma, ma ce ne sono almeno due – fluide, che si compongono e scompongono alla bisogna – talmente poco definite che anche un capogruppo esperto come Andrea Cavicchioli sembra faticare a tenere sotto controllo. Quello che è successo lunedì ne è la prova lampante e le conseguenze non tarderanno ad essere evidenti.

Mercoledì riunione ‘calda’ Già mercoledì sera, infatti – alle 21, nella sede del PD di via Mazzini – si svolgerà quella riunione ‘di chiarimento’ invocata dall’assessore Andreani, ma a quanto pare di capire attesa con grande ansia anche da chi vuole approfittare dell’occasione per mettere sul tavolo e chiedere spiegazioni allo stesso Andreani: sul senso delle sue affermazioni e anche sulla, in verità, inattesa violenza delle stesse.

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