Terni, Sandro Bellini: il cerchio si stringe

Le indagini degli inquirenti procedono in una direzione ben precisa. Dell’uomo ancora nessuna traccia. La sorella: «Aiutateci»

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Ricerche Sandro Bellini, Soccorso alpino Sasu - 20 maggio 2016 (5)La verità sulla scomparsa di Sandro Bellini, il 53enne ternano di cui non si hanno più notizie da mercoledì, si anniderebbe fra Piediluco e il punto dove la sua auto – una Chevrolet Kalios – è stata data alle fiamme, in mezzo ai boschi di Palombara, fra Marmore e Greccio. E’ questa la zona in cui le ricerche si sono concentrate, domenica come nei giorni precedenti, ma è anche l’area in cui il telefono cellulare dell’uomo, dipendente di una ditta termoidraulica di Terni, ha agganciato per l’ultima volta il segnale – intorno alla mezzanotte di martedì – e dove gli inquirenti stanno cercando di approfondire rapporti, conoscenze e legami che potrebbero rivelarsi decisivi per dare una risposta ad un ‘giallo’ che, con il passare dei giorni, assume sempre di più le tonalità scure del dramma.

Ricerche Sandro Bellini, scomparso - 19 maggio 2016 (5)TERNI, ANGOSCIA PER IL 53ENNE SCOMPARSO

Direzione precisa In questi giorni i carabinieri della Compagnia e del Nucleo investigativo, coordinati dal capitano Dario Allegretti e dal maggiore Pietro Petronio, hanno operato senza sosta per ricostruire i tasselli del puzzle, attraverso testimonianze e non solo. E l’idea che qualcuno, più di altri, sappia come siano andate veramente le cose, con il passare delle ore ha preso sempre più piede. Non è un mistero che il cerchio degli inquirenti, coordinati dal pm Tullio Cicoria, abbia iniziato a stringersi già da qualche giorno, seguendo una direzione ben precisa, la stessa intrapresa poco dopo la scomparsa del 53enne e legata ai legami costruiti nella vita privata. «Una persona mite, semplice e senza ombre», così lo descrivono i colleghi di lavoro, ma a cui qualcuno ha voluto forse far pagare qualcosa.

Sandro Bellini

Sandro Bellini

L’appello Dai familiari di Sandro Bellini, in particolare dalla sorella Claudia, giunge un appello disperato: «Con il passare dei giorni – dice – stiamo perdendo la speranza di rivederlo. E’ un’angoscia immensa, indescrivibile, Aiutateci in ogni modo». A chiunque sappia o abbia visto qualcosa, si chiede di segnalare qualsiasi dettaglio, apparentemente insignificante ma che potrebbe rivelarsi decisivo ai fini dell’indagine.

Nulla di fatto Le ricerche, intanto, sono andate avanti per tutta la giornata di domenica. La task force coordinata dalla prefettura – composta da Vigili del fuoco, Sasu, Forestale, Polizia provinciale e Protezione civile – si sta muovendo nel raggio di un chilometro dal punto dove l’auto di Sandro Bellini è stata trovata in fiamme, da alcuni boscaioli che stavano lavorando in zona. Nei giorni scorsi i sommozzatori del 115 hanno perlustrato il canale Galleto e parte del fiume Velino, mentre da terra sono stati ‘battuti’ i terreni spesso impervi della zona. Anche domenica sono state utilizzate due unità cinofile e gli uomini del 115 hanno controllato lungo la ferrovia Terni-Sulmona, sotto ciascun ponte, nei campi della zona fino ad arrivare in prossimità del cantiere del viadotto della Terni-Rieti. Il quinto giorno di ricerche è però andato in archivio come i precedenti, con un nulla di fatto che assottiglia ancora di più le speranze di ritrovare in vita il 53enne. E l’ombra che a farlo sparire sia stato qualcuno, si allunga sempre di più.

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