Terni, Sandro Bellini: ricerche senza esito

Terzo giorno ‘a caccia’ dell’uomo scomparso e di cui non si hanno notizie da mercoledì: vasta battuta che coinvolge diversi organismi

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Le ricerche di Sandro Bellini, il 53enne residente a Terni, vedovo da anni e senza figli, vanno avanti ininterrottamente ormai da giovedì. In campo – le ultime notizie su di lui risalgono a mercoledì – i carabinieri, i vigili del fuoco con il nucleo Tas di Terni e i colleghi sommozzatori provenienti da Roma, i volontari del soccorso alpino e speleologico dell’Umbria e anche gli agenti della polizia provinciale impegnati nel setaccio dei boschi della zona di Marmore. Ma dell’uomo nessuna traccia.

Sandro Bellini

Sandro Bellini

Sparito Sandro Bellini, che da poco ha compiuto 53 anni, sarebbe dovuto rientrare al lavoro mercoledì pomeriggio, nell’azienda termoidraulica di Terni di cui è dipendente da tempo. Nessuno, però, lo ha più visto né sentito: irreperibile anche ai due numeri di telefono, uno personale e l’altro aziendale, di cui dispone. Elementi che, uniti al ritrovamento dell’auto bruciata in mezzo al bosco, non hanno fatto altro che aumentare la preoccupazione per la sua sorte.

Testimoni Dagli inquirenti, ma anche da chi lo conosce, viene descritto come un uomo mite, tranquillo, dedito al lavoro e agli affetti, senza ‘ombre’ di sorta. In queste ore i carabinieri della Compagnia di Terni e del Nucleo investigativo, coordinati rispettivamente dal capitano Dario Allegretti e dal maggiore Pietro Petronio, hanno sentito diversi testimoni e acquisito elementi che potrebbero contribuire ad accertare la verità dei fatti.

Le ricerche

Le ricerche

«Assurdo» «Com’è Sandro? Una persona semplice e normale, un lavoratore precisissimo che conosce il suo mestiere a menadito, dopo 36 anni passati nel settore. Il fatto che sia scomparso, proprio lui, ci sembra semplicemente assurdo. Per come lo conosciamo noi – dicono i colleghi -, e qui (nell’azienda termoidraulica di Terni in cui svolge diverse mansioni, dal bancone al magazzino, ndR) ci lavora da oltre dieci anni, è la persona più tranquilla e buona di questo mondo, anche troppo. Non beve, non fuma, sempre pronto alla battuta e disponibile. E’ uno a cui piace lavorare e di certo non è un uomo depresso o segnato da squilibri».

Tagliando all’auto Ma a far rifiutare, a chi lo conosce, l’idea che possa essersi ucciso, sono anche altri dettagli legati ai giorni precedenti la scomparsa: «Non più di cinque o sei giorni fa – dice un collega – aveva portato l’auto (la Chevrolet finita bruciata nel bosco di Marmore, ndR) a fare il tagliando. I soliti controlli, olio, gomme e via dicendo. Quando, per scherzare, gli abbiamo fatto presente che era ora che ne comprasse una nuova, ci ha risposto dicendo che in questo momento non aveva soldi a spendere, visto anche il mutuo da pagare per la casa».

Ricerche Sandro Bellini, scomparso - 19 maggio 2016 (5)«A domani» Sabato 21 maggio, poi, Sandro Bellini aveva programmato anche una gita organizzata, insieme ad altre persone fra cui la sorella e il cognato: «Aveva già acquistato i biglietti da giorni. Anche questo, visto quello che è successo, ci fa pensare tutto fuorché volesse farla finita». La vede così anche l’ultimo collega che, martedì, lo ha sentito al telefono: «Ci siamo detti ‘a domani’ e poi nessuno lo ha sentito più. Era stato in ferie sia lunedì che martedì e ci siamo sentiti per fare il punto. Tutto sembrava normale, eravamo sicuri di rivederlo mercoledì mattina in sede, ma non si è presentato e, insomma, lì per lì ci siamo rimasti anche male: ‘poteva pure avvertire’. Lo abbiamo chiamato ma entrambi i numeri personali risultavano staccati. Poi alle tre di pomeriggio si sono presentati i carabinieri che ci hanno spiegato la situazione. E per noi è stato un colpo tremendo».

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