Terni, Sibillo è in cella ma a Napoli si spara

Ancora guerra aperta fra clan rivali: muore boss del rione Sanità, ‘nemico’ del cartello della ‘paranza dei bambini’

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Non si ferma la scia di sangue, a Napoli, legata alle rivalità fra clan camorristici. Mentre il boss di Forcella, Pasquale ‘Lino’ Sibillo, si trova in carcere in seguito all’arresto scattato a Terni lo scorso 4 novembre per mano degli agenti dello Sco e delle squadre Mobili di Napoli e Terni, un altro numero uno della camorra napoletana – rivale del cartello composto dalle famiglie Sibillo-Brunetti-Giuliano – è caduto sotto i colpi di arma da fuoco sparati in un agguato avvenuto sabato pomeriggio nel centro storico partenopeo. Nella sparatoria è rimasto coinvolto anche un 29enne che lavora in un pub della zona, ferito al torace da un proiettile.

L’ARRESTO DI PASQUALE SIBILLO A TERNI: VIDEOFOTO

La vittima dell’agguato è Piero Esposito, boss del rione Sanità e che insieme ai Sequino si oppone al cartello della ‘paranza dei bambini’ che ha nel ‘baby boss’ Pasquale Sibillo uno dei maggiori esponenti. Ad inizio 2015 Piero Esposito si era visto uccidere il figlio Ciro, appena 22enne. Ora l’ennesimo episodio di una guerra senza scrupoli, dove a cadere è stato anche il 20enne Emanuele Sibillo, fratello di Pasquale, ucciso lo scorso 2 luglio.

Selfie e messaggi Per giorni nascosto a Terni, sotto la protezione di alcuni familiari che vivono da tempo in città, Pasquale Sibillo aveva fatto notizia anche per i messaggi e il selfie scattato in questura, dopo l’arresto del 4 novembre.

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