Una laurea in medicina «e sono soldi a palate»

Terni, l’ideatore di ‘Seven to Stand’ puntava al «pezzo di carta» in Romania per aprire altre cliniche: «In Italia abbiamo un pozzo di San Patrizio»

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cura-truffa-seven-to-stand-sei-arresti-a-terni-27-settembre-2016-5«Io faccio questa cosa non per guadagnarci, ma per aiutare le persone»: esprime i più nobili intenti, Fabrizio De Silvestri – l’avvocato finito nei guai a seguito dell’indagine della squadra Mobile di Terni sul metodo di cura ‘Seven to Stand’ applicato a decine di pazienti di tutta Italia – quando il maggio scorso telefona ad una paziente interessata alla terapia. Alla fine la ‘generosità’ di colui che viene ritenuto dalla procura di Terni il deus ex machina di un’associazione per delinquere finalizzata alle truffe verso persone malate di sclerosi multipla e artrite reumatoide, si realizza in uno sconto di 200 euro: «Anziché 2.000 euro sono 1.800 compreso l’albergo». E la donna lo ringrazia.

TRUFFA AI MALATI, IL ‘GURU’ RESTA DENTRO

cura-truffa-seven-to-stand-sei-arresti-a-terni-27-settembre-2016-7«Iscriviamoci a medicina» Fin qui nulla di strano, a parte i consigli dispensati sull’assunzione o meno di farmaci. Ma sono altre telefonate – secondo i magistrati – a rivelare le reali intenzioni dell’uomo, senza mezzi termini. Come quando, avvertito dei possibili rischi per il protocollo che stanno tentando di portare avanti e legittimare, replica ad un collaboratore che «se si iscrivono a medicina, il problema è risolto» e che in fondo «in clinica c’è il dottor Proietti (lui sì, medico, ndR) che ci ‘para il culo’». Allo stesso modo, al telefono con la compagna-fisioterapista, osserva che il loro compito è «dimostrare non tanto il valore del protocollo, ma del farmaco perché è questo che va sul mercato». E poi, in fondo – questo emerge da un’altra telefonata – quando De Silvestri e l’ingegnere biomedico Edoardo Romani diventeranno medici (l’obiettivo è ottenere il «pezzo di carta» in Romania) potranno «aprire più cliniche» perché in Italia hanno «un pozzo di San Patrizio». E anche per il farmacista Petrini, in un periodo in cui gli affari per il gruppo vanno bene, alla fine è «tempo di mietere».

‘SEVEN TO STAND’, PARLA UN PAZIENTE

cura-truffa-seven-to-stand-sei-arresti-a-terni-27-settembre-2016-6«Soldi con la pala» Uno degli obiettivi del gruppo che sta dietro a ‘Seven to Stand’ è di esportare la terapia all’estero. Gli Usa forse sono troppo complicati, meglio la Romania, più a portata di mano ed economica. E infatti De Silvestri, lo scorso 30 maggio al telefono con la fisioterapista Annalisa Grasso, punta dritto al sodo: «Nei prossimi dieci anni ci sarà uno sviluppo devastante in Romania […], abbiamo speso 280 euro per una settimana pensione completa […], ci hanno detto di andare lì ad Arad perché abbiamo contatti politici, entreremo in una clinica già esistente e poi si faranno soldi con la pala».

cura-truffa-seven-to-stand-sei-arresti-a-terni-27-settembre-2016-3Un farmaco per disfunzioni erettili Ma sotto la lente del pm Marco Stramaglia ci sono finiti – e il lavoro è tutt’altro che terminato – anche i rapporti fra il gruppo ed i pazienti. Fabrizio De Silvestri dispensava consigli medici a persone affette da gravi patologie neuro degenerative, alcuni dei quali appaiono decisamente discutibili. Nell’agosto del 2014 una ragazza viene ricevuta dall’ideatore di ‘Seven to Stand’ e dal dottor Proietti. Per la somministrazione della cura le chiedono 3 mila euro da versare tramite bonifico bancario con la causale ‘donazione’. «La cura – scrive il pm – viene elaborata e fornita sotto forma di compressa la cui confezione portava la sola denominazione della farmacia, senza indicare la composizione del farmaco e i principi attivi». Ben presto i genitori della giovane si renderanno conto dell’inefficacia della terapia, decidendo di sospenderla e segnalando al De Silvestri la persistenza del tremore alle mani. «In questa circostanza – afferma il magistrato nella richiesta di custodia cautelare – il De Silvestri arrivò addirittura a diagnosticare alla giovane il morbo di Parkinson, affrettandosi a prescriverle una ‘cura innovativa’ con un farmaco a suo dire non ancora autorizzato dall’Agenzia Italiana del Farmaco, testato solamente su animali e studiato per curare disfunzioni erettili». Dopo una settimana di assunzione del farmaco, la giovane si convinceva di essere stata raggirata e interrompeva il trattamento.

L'edificio dove ha sede la 'Seven to Stand'

L’edificio dove ha sede la ‘Seven to Stand’

La lingua nera Un giorno una paziente di Roma mandò ad un’ex collaboratrice della ‘clinica’ una sua foto: aveva la lingua completamente nera e il timore era che dipendesse dall’assunzione del farmaco. «Fabrizio – riferisce la donna durante le indagini – disse che forse aveva mangiato qualcosa che le aveva colorato la lingua, sdrammatizzando la situazione. Ricordo però che il dottor Proietti , preoccupato, fece riferimento ad una probabile intossicazione da farmaci».

Il farmaco ritirato dal commercio A ‘caccia’ di clemastina fumarato Nel maggio del 2016 l’ingegnere biomedico Romani chiama il farmacista ‘di fiducia’ Petrini perché a Terni sono alla ricerca di un farmaco – il Tavegil, clemastina fumarato (un antistaminico) – che non si trova. Il farmacista si chiede: «Che cazzo di tipo di farmaco è?». E alla fine, cercando sul web, scopre che «non si trova più in quanto ritirata dal commercio nel 2009 per la presenza di effetti collaterali abbastanza marcati». E se a De Silvestri questa cosa ‘non lo tocca’, il farmacista dice che può «provare ad informarsi da Farmlab, sicuramente si può reperire in Sudamerica e che, se vuoi, te ne ordino un po’»

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