Perugia, Villa Umbra parla di anticorruzione

Un seminario sul contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione con il procuratore generale Fausto Cardella

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Il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, anche alla luce delle numerose modifiche proposte nel recente disegno di legge governativo in materia di corruzione cosiddetto ‘spazza corrotti’, è stato al centro del seminario ‘I reati contro la pubblica amministrazione’ organizzato giovedì 15 novembre, dalla Scuola umbra di amministrazione pubblica diretta da Alberto Naticchioni. A Villa Umbra sono intervenuti Fausto Cardella (procuratore generale della Repubblica di Perugia) e Francesco Compagna (avvocato penalista e docente di diritto penale all’Università internazionale degli studi di Roma). I lavori sono stati aperti dal direttore della Scuola. Il seminario ha registrato oltre 120 partecipanti. Tra le massime autorità presenti: il vicario del prefetto di Perugia Michele Formiglio, il questore di Perugia Giuseppe Bisogno, il comandante regionale carabinieri, generale Massimiliano della Gala, il comandante regionale della guardia di Finanza, generale Antonio Sebaste.

Percezione della corruzione

«L’ultimo indice di percezione della corruzione di Transparency International – ha esordito l’amministratore Naticchioni – fotografa un’Italia migliore. Il Cpi 2017 posiziona il nostro Paese al 54° posto nel mondo su 180 Paesi, con un incremento di 6 posizioni. Le posizioni scalate dal 2012, anno dell’approvazione della legge anticorruzione, ad oggi sono 18, di cui 15 da quando è stata creata l’autorità nazionale anticorruzione. Migliora, anche a livello continentale, il posizionamento dell’Italia, tuttavia il nostro Paese è ancora 25° su 31, lontano dai vertici della classifica. L’autorità nazionale anticorruzione ha esaminato la qualità dei piani di prevenzione della corruzione adottati dalle pubbliche amministrazioni nel periodo 2015-2017 su un campione di 1911 enti. Le esperienze positive, emerse nell’analisi di Anac, dimostrano che l’anticorruzione è prima di tutto una scelta culturale, poi amministrativa che inizia con la programmazione dei piani e che, dove correttamente attuata, si traduce in modelli di gestione e di amministrazione credibili ed efficienti. A tal fine e a sostegno della pubblica amministrazione, Villa Umbra è da anni impegnata nell’approfondimento del sistema degli adempimenti in materia di trasparenza e anticorruzione. In continuità con queste azioni formative, stiamo già progettando un nuovo seminario sulla cosiddetta ‘Legge spazza corrotti’ da tenersi a Villa Umbra subito dopo l’approvazione da parte del Parlamento del Ddl misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione proposto dal Governo che tra le novità più importanti prevede il daspo per corrotti e corruttori e l’agente sotto copertura».

Criminalità organizzata

Partecipare a questi seminari, ha sottolineato il procuratore generale Fausto Cardella, «è per me occasione di studio e di approfondimento. La tipologia dei reati contro la pubblica amministrazione è, infatti, vastissima. La percezione è che in Umbria non vi sia una situazione particolarmente compromessa e preoccupante in materia di reati contro la pubblica amministrazione. Tuttavia la ricostruzione post sisma può richiamare l’interesse della criminalità organizzata, perché laddove girano i soldi, la criminalità cerca di insinuarsi, in varie forme, per trarne profitto. È necessario dunque, fermo restando l’efficace struttura di prevenzione e repressione presente in Umbria grazie al contributo di Prefettura, Magistratura e forze dell’ordine, costruire un ambiente sempre più in grado di scoraggiare lo sviluppo della criminalità». Il procuratore ha approfondito numerosi temi, dall’avvio del procedimento penale all’indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, dalla corruzione al traffico di influenze illecite, dall’abuso di ufficio al rifiuto di atti d’ufficio, dall’interruzione di un servizio pubblico alla turbata libertà degli incanti, dalla turbata libertà del procedimento di scelta del contraente alla falsità in atto pubblico. I lavori si sono poi concentrati sugli spazi difensivi nei reati contro la P.A. Tema esaminato dall’avvocato Compagna. «La difesa entra quasi sempre in gioco in un momento successivo rispetto all’accusa – ha detto – in un momento nel quale si sono comunque sviluppati dei sospetti sull’attività di coloro che rappresentano la pubblica amministrazione. Proprio per questo è importante che le scelte effettuate dai pubblici ufficiali risultino chiare su obiettivi e valutazioni. Ogni scelta è opinabile ma non per questo è una scelta illecita».

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