Terni, per la Cgil un marzo al femminile

Donne e lavoro al centro della presentazione di due libri alla Feltrinelli, spettacolo al Secci

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Si intitola ‘Incontri di marzo. Uno sguardo al femminile’ il ciclo di incontri organizzato dalla Cgil di Terni in occasione della Giornata internazionale della donna, iniziative che interesseranno anche le organizzazioni di comparto della Filcams, della Fiom e dello Spi.

Doppia riflessione sul rapporto tra donne e lavoro

Si comincia mercoledì 4 alle 17, nella sala Gaber della libreria Feltrinelli di via Battisti, con la presentazione del libro ‘Femmile plurale’ scritto da Giorgia D’Errico, un volume che – si legge nella sinossi – rappresenta «direttamente dalla voce delle lavoratrici, il racconto esclusivo e inaspettato di una società ottocentesca: quella italiana». L’autrice ne parlerà con la segretaria generale della Filcams di Terni Lucia Rossi e con Rosita Petrucci, Valentina Porfidi della segreteria della Cgil ternana e Alessandra Ruco. Sempre alla Feltrinelli e sempre alle 17, ma lunedì 9 marzo, sarà invece presentato il libro ‘Doppio carico’, in cui Loriana Lucciarini racconta le storie di alcune lavoratrici del settore metalmeccanico, un ambito considerato ancora prettamente maschile e che negli ultimi anni ha subito duramente gli effetti della crisi economica. Ne discuteranno con lei il segretario della Fiom di Terni Alessandro Rampiconi, Luciana Cordoni della segreteria della stessa sigla di comparto, la segretaria generale della Fisac Umbria Luana Lenori e Anna Rita Marchetti.

Appuntamento a teatro

Infine lunedì 16 marzo alle 17, al teatro Secci, la Cgil ha organizzato la messa in scena dello spettacolo teatrale ‘Le Dita di Dama’, ispirato al libro omonimo di Chiara Igrao, con Laura Pozone, che ha curato anche l’adattamento e la regia con Massimiliano Liuzzi. Si tratta di un monologo con decine di personaggi diversi, tutti interpretati dalla stessa Pozone, che porta indietro agli anni ’70, che fa ridere, commuovere e sentire la dignità che da sempre le donne sanno rivendicare nel mondo del lavoro e della società.

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