Pene ridotte e qualche concessione in ordine alle misure cautelari attive: questo l’esito dell’udienza di fronte alla Corte d’appello di Perugia, in merito a tre delle quattro persone coinvolte nell’operazione ‘Silva’ con cui i carabinieri del nucleo investigativo di Terni, nel marzo del 2021, avevano portato alla luce una consistente attività di spaccio di droga, in particolare cocaina, basata su Terni ma con solidi legali di ‘fornitura’ con la zona di Avezzano (L’Aquila).
Le decisioni
La corte presieduta da Paolo Micheli – la procura generale era rappresentata dal pm Claudio Cicchella – ha così rimodulato le pene: 6 anni al 31enne marocchino Jawad El Hasbi (in primo grado in abbreviato era stato condannato a 7 anni e 4 mesi), 5 anni e 2 mesi al 51enne ternano Daniele Barbanera (6 anni e 6 mesi in primo grado), 4 anni e 1 mese al 62enne abruzzese Stefano Luciani (5 anni e 5 mesi in primo grado). Contestualmete, El Hasbi si è visto revocare la custodia in carcere in luogo degli arresti domiciliari, misura già in essere – con la possibilità di lavorare – per il Barbanera. In carcere resta invece il Luciani. Moderatamente soddisfatto il legale difensore dei tre, l’avvocato Francesco Mattiangeli, che prosegue il suo lavoro in vista dell’ulteriore attenuazione delle misure in essere.
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