Alimentitaliani: «Niente stipendi»

Terni, paura tra i lavoratori della ex Novelli che, pure, hanno sospeso lo sciopero: «Ad Amelia e Spoleto versato l’anticipo promesso, ma a noi non è arrivato nulla»

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Lo sciopero è stato sospeso – e lunedì mattina gli impiegati della sede ternana di Alimentitaliani (la ex Novelli) dovrebbero tornare regolarmente al lavoro – ma adesso si profila una nuova grana: quella del mancato accredito dell’anticipo sullo stipendio, che l’azienda si sarebbe impegnata a pagare. Ma che ai ‘ternani’ non è pervenuto.

I SINDACATI CHIEDONO DI RIAPRIRE IL DIAOLGO – IL VIDEO

L’assemblea di mercoledì mattina

L’allarme «Sembra abbiano sia stato pagato un acconto sugli stipendi di marzo a tutti i dipendenti di Alimentitaliani tranne che a noi della sede di Terni. A chi lavora in tutti gli altri siti è stato fatto il bonifico, tranne che a noi tutti», è la denuncia che arriva da chi da giorni sta sulla graticola.

Il racconto «Qualche giorno fa – è la spiegazione – l’azienda si era impegnata al pagamento di un acconto pari all’80% dello stipendio del mese di marzo. Ebbene ecco il giallo: i dipendenti dei siti di Amelia e Spoleto vedono i bonifici accreditati sui propri conti correnti da tre giorni, mentre nessuno dei dipendenti della sede direzionale di Terni vede accreditato lo stipendio».

LA PROMESSA DI ALIMENTITALIANI – IL VIDEO

I dubbi Che si tratti di una nuova forzatura escogitata dall’azienda legata al braccio di ferro in essere con i dipendenti del sito ternano? «I sindacati dicono di non saperne nulla e non va dimenticato – ricorda chi denuncia questi fatti – che rimane l’incognita anche degli stipendi del mese di febbraio».

PARLA UN LAVORATORE – IL VIDEO 

La politica Nei giorni scorsi, sulla vicenda, avevano preso posizione sia il senatore Gianluca Rossi – «Lo sforzo che chiedo a tutti, a partire da me stesso, è quello di riaprire il confronto, partendo dalla reciproca disponibilità al dialogo. Un piano industriale certo e l’attivazione di tutti gli ammortizzatori possibili sono punti imprescindibili» – che il vice presidente della giunta regionale Fabio Paparelli: «Dopo una lunga ed estenuante trattativa al Ministero, conclusasi senza una intesa, è ora importante che le parti tornino al tavolo per arrivare al più presto ad un accordo che salvaguardi i livelli occupazionali e porti al rilancio dell’azienda». Forse dovranno tornare a farsi vivi.

 

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