Allergie, vero incubo per 100 mila umbri

L’azienda ospedaliera di Perugia ha predisposto un piano per contrastarle

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Maggio, per quasi 100 mila umbri è un mese critico. Sono quelli che soffrono di allergie, tanto che gli ambulatori della medicina del lavoro dell’ospedale di Perugia effettuano circa 5 mila prestazioni all’anno.

I pollini L’allergia ai pollini, informa l’ufficio stampa dell’azienda ospedaliera perugina, «è responsabile di manifestazioni di forte disagio per quel 10% della popolazione che si stima soffra di rinite allergica e per il 5% affetto asma bronchiale allergico». Questi dati sono in continua evoluzione e studi epidemiologici su ampi campioni della popolazione italiana dimostrano un trend in continuo aumento delle patologie allergiche in Italia, quasi raddoppiate per numero dagli anni ’90 ad oggi.

Il piano operativo Visto il forte impatto «sia in termini di salute, che di ricaduta socioeconomica delle manifestazioni allergiche correlate all’esposizione a pollini, anche quest’anno l’azienda ospedaliera di Perugia ha predisposto un piano per affrontare le conseguenze dell’arrivo della stagione pollinica. Infatti, presso la struttura complessa di medicina del lavoro , diretta dal professor Giacomo Muzi, è attivo uno dei principali centri per la prevenzione, la diagnosi e cura delle malattie allergiche, considerato da anni uno dei più importanti del centro Italia».

Gli specialisti Nella struttura operano due specialisti allergologi, la dottoressa Anna Rita Gabrielli e il dottor Nicola Murgia e vengono eseguite le principali indagini diagnostiche fondamentali per il corretto inquadramento delle malattie allergiche correlate ai pollini. «Ogni cittadino – spiega l’ufficio stampa dell’azienda ospedaliera di Perugia – può afferire al centro attraverso una prescrizione del proprio medico di medicina generale con richiesta per ‘visita allergologica respiratoria’ da prenotare presso il Cup. Presso l’ambulatorio di allergologia, oltre alla prima valutazione allergologica, vengono eseguite ogni anno almeno 5.000 prestazioni diagnostiche in ambito allergologico, dai semplici test allergodiagnostici cutanei fino ad indagini di livello specialistico superiore, specificatamente prescritte ed eseguite dagli specialisti della struttura».

La terapia Per quanto riguarda la parte terapeutica, «oltre al tradizionale trattamento farmacologico previsto dai più aggiornati protocolli internazionali, sono disponibili, nei casi di asma più grave e resistente alla terapia tradizionale, anche terapie innovative, come quella con gli anticorpi monoclonali contro le immunoglobuline dell’allergia. Nei casi in cui si riesca a definire con precisione l’allergene responsabile dei sintomi è possibile inoltre praticare l’immunoterapia specifica iposensibilizzante, in maniera semplicistica definito vaccino».

Il medico Nel corso di tale terapia, spiega il dottor Murgia, «vengono somministrate dosi crescenti dell’allergene tali da indurre una progressiva tolleranza e quindi si riesce a produrre una riduzione della sintomatologia respiratoria. A seconda dei casi, la terapia iposensibilizzante può essere autosomministrata o somministrata da personale esperto della nostra struttura. Ogni anno eseguiamo 1.500 sedute di immunoterapia iposensibilizzante».

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