Angeletti e i voti: «Dai cattolici alla sinistra»

Terni: il Pd ‘lancia’ la propria lista rinnovata in larga parte nei nomi. Il candidato sindaco: «Spero nell’unità, ma non accetto critiche da chi ha fatto parte del governo della città»

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RAdi F.L.

Trovare la quadra intorno al nome del candidato sindaco e a quelli dei 32 candidati consiglieri è stato tutt’altro che semplice, le scorie delle dimissioni della ex giunta e delle divisioni interne sono ancora tangibili, ma anche per il Pd è arrivato il momento di mettere, per quanto possibile, un punto e a capo e prepararsi alla campagna elettorale in vista delle amministrative di giugno per il Comune di Terni. E così, con la presentazione della lista, lunedì pomeriggio a palazzo Spada, è partita ufficialmente la corsa.

TERNI, PAOLO ANGELETTI: «RIPARTIRE È POSSIBILE»

Paolo Angeletti e Sara Giovannelli

No alla rassegnazione L’aria che si respira in sala consiliare è quella di chi sa che, dopo anni e anni di governo della città, dovrà rincorrere almeno un paio di avversari e quasi certamente passare il testimone, tanto che lo stesso candidato sindaco, l’ingegnere Paolo Angeletti, la definisce «una sfida vera». Anche se – ha aggiunto – «in questo momento la situazione è delicata e difficile da risolvere, ma non impossibile». Una fiducia espressa, almeno apparentemente, anche dagli alti ranghi del partito, la segretaria comunale Sara Giovannelli e quello provinciale Paolo Silveri, a cui è andato il compito di introdurre la presentazione.

AMMINISTRATIVE, I 32 NOMI DEL PD A TERNI

Tra rinnovamento e ‘vecchie’ guardie La prima ha tenuto a sottolineare la scelta di individuare non un capolista, ma cinque testa di lista, «espressioni del meglio della precedente consiliatura, persone che hanno lasciato il segno». Sono, rigorosamente in ordine alfabetico, l’ex assessore ai Lavori pubblici Sandro Corradi, gli ex consiglieri comunali Francesco Filipponi, Valdimiro Orsini e Stefano De Santis e l’ex assessore alla Scuola Tiziana De Angelis. «Ma in un periodo complesso è motivo di vanto per il Pd – ha proseguito la Giovannelli – il fatto che questa lista sia completamente fatta di nominativi raccolti seguendo le indicazioni arrivate dai vari circoli cittadini, che hanno fatto appositamente delle assemblee per individuarli. E’ la prima volta che accade e di questo siamo fieri».

I ‘registi’ L’ex senatore Franco Giustinelli, l’ex sindaco Giacomo Porrazzini e il membro della segreteria del Pd Andrea Agnetti, ha detto ancora la Giovannelli, sono stati coloro che «hanno tenuto le fila nella composizione della lista, ma anche del programma». «Ci siamo qualche volta anche accapigliati – ha ammesso sorridendo Silveri -, ma ne è uscita una lista rinnovata, che può permettere alla città di riprendere coraggio».

«Guardare avanti» Poi la parola al candidato Angeletti, che ha parlato davanti ad una platea nella quale hanno fatto capolino, tra i vecchi militanti, anche l’ex sindaco Leopoldo Di Girolamo, l’ex presidente della Provincia Feliciano Polli, il senatore Leonardo Grimani, Sandro Corsi. «Mi sono candidato per amore della città – ha esordito perché credo in questa città, dove sono nato 71 anni fa. Ho fiducia e spero che possa rifiorire, dobbiamo parlare del suo futuro e non del suo passato». Per questo il candidato democratico si rivolge «ai giovani, l’asse portante delle prospettive della città», in un orizzonte che, politicamente, guarda a «tutte le componenti del centrosinistra, dai cattolici alla sinistra. Spero molto – ha precisato – in questa unità, passerò molto tempo a sentire il parere di tutti».

L’attacco a sinistra Quello che Angeletti non accetta, e su questo tema è stato chiaro, sono «le critiche chi è stato protagonista della vita politica e amministrativa cittadina, semmai me le aspetto dall’opposizione. Anche perché – ha detto – le responsabilità viaggiano spesso molto al di sopra di noi, a causa delle scelte dei Governi molti comuni sono disastrati dal punto vista finanziario come il nostro. Il mio appello è dunque alla riflessione, bisogna votare con la testa e non con la pancia».

Gli obiettivi Poi i punti del programma, in merito al quale però, ha messo subito in chiaro Angeletti, «non farò facili promesse che lasciano il tempo che trovano». «Farò un altro tipo di lavoro, analizzerò i problemi e poi troverò soluzioni» ha spiegato. Qualche generica linea programmatica è però inevitabile: il rilancio della città, secondo il candidato Pd, deve passare « da tutti i settori industriali, a partire da quelli tradizionali, poi dall’università, che produce ricerca, e dalla cultura. A Terni – ha aggiunto – ci sono già parecchie manifestazioni culturali, ma si può migliorare molto usando alcuni canali, come quello del turismo. Su questo tema Terni ha possibilità di sviluppo che non hanno altre città. Dobbiamo metterci in contatto con realtà come Rieti, Narni, San Gemini per tentare sinergie comuni che portino prospettive serie».

L’ascolto Decoro, pavimentazione della città sono poi, sempre a detta di Angeletti, problematiche che non hanno ideologia, quanto alla sicurezza, «è vero che ci sono problemi, ma per la maggior parte sono dovuti a problemi di comunicazione». In merito alle ‘piaghe’ cittadine, come i progetti del Verdi, della fontana di piazza Tacito o del parco di via Fratelli Rosselli – ha concluso Angeletti – «stanno andando a soluzione, ma la realtà procedurale è così complicata che i tempi sono lunghi. Per questo occorre l’impegno di chi è in questa sala, ma anche di chi è fuori. Chiunque sarà il prossimo sindaco gli faccio gli auguri fin da ora, ma noi non saremo preclusi a nessun tipo di collaborazione».

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