‘Area crisi complessa’: «Procedure snelle»

Terni e Narni al Ministero dello sviluppo economico dove si è insediato il Gruppo di coordinamento e controllo. Paparelli: «Via al percorso operativo»

Condividi questo articolo su

Al Ministero dello sviluppo economico, lunedì mattina si è insediato il Gruppo di coordinamento e controllo dell’Area di Crisi complessa Terni-Narni, alla presenza del vice presidente della Giunta regionale dell’Umbria e assessore allo sviluppo economico, Fabio Paparelli, dei sindaci di Terni e Narni, Leopoldo di Girolamo e Francesco De Rebotti, di Corrado Diotallevi di Invitalia, di Stefano Firpo e Marco Calabrò del Ministero dello sviluppo economico, del direttore regionale Luigi Rossetti e di Mauro Andrielli della Regione Umbria. Presenti anche rappresentanti del Ministro della ricerca, del lavoro e dell’ambiente e infrastrutture.

Timing di azioni «Al Gruppo spetterà di elaborare il Piano di riqualificazione industriale propedeutico alla stipula dell’Accordo di programma dove verranno definite le risorse impegnate», ha spiegato Paparelli. «Il percorso operativo verrà illustrato il 21 marzo al Comitato istituzionale individuato dalla Regione Umbria alla presenza dei 17 Comuni coinvolti, con l’obiettivo di individuare un timing di azioni finalizzato in primo luogo a costruire una proposta di offerta localizzativa per la promozione di investimenti, la riqualificazione ambientale, la definizione degli impegni relativi alle infrastrutture ed ai temi legati a università e ricerca».

Mappatura delle aree Si provvederà, inoltre, attraverso diverse fasi caratterizzate da un’ampia partecipazione, «alla mappatura delle aree immediatamente disponibili, allo snellimento delle procedure, con particolare riguardo al tema del credito specie per le piccole imprese, anche prevedendo interventi ed incentivi per il reimpiego dei lavoratori svantaggiati». Le due direttrici di marcia condivise, ha concluso il vice presidente, «sono industria e artigianato 4.0 ed economia circolare. Riqualificare i comparti della chimica, della siderurgia e dell’agroalimentare diventa fondamentale per accompagnare le nostre imprese verso il futuro».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli