Asm, spazzamento e differenziata: ancora grane per gli appalti

Terni – Senza fine lo scontro con la società triestina Sole: la verifica della congruità delle offerte ha portato alla doppia esclusione. Impugnate entrambe

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di S.F.

La sentenza del Consiglio di Stato della scorsa estate era chiara. Le gare erano da riprendere in mano per valutare di nuovo la congruità delle offerte tecnico-economiche delle contendenti e, a quel punto, chiudere la procedura: così è stato per gli appalti di Asm legati allo spazzamento delle strade di Terni e Narni e l’attività di supporto al servizio di differenziata porta a porta. Check effettuato e doppia esclusione a danno della Servizi Tiesse e della società cooperativa Sole di Trieste. Ma c’è ancora ‘maretta’. Depositati altri due ricorsi al Tar Umbria.

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La riverifica e il nodo

Al centro dell’attenzione la storia dei due appalti biennali da 2,5 milioni di base d’asta nel caso dello spazzamento stradale e 850 mila euro per la differenziata (2017). In un primo momento ci fu l’affidamento alla Tiesse, poi l’inizio dei guai tra ricorsi e controricorsi al Tar Umbria ed al Consiglio di Stato: la Sole non si è arresa e ha chiesto lo stop puntando in particolar modo sulla valutazione del costo medio orario offerto ai lavoratori dalla vincitrice. Che, in effetti, non andava bene. Risultato: annullamento in autotutela e internalizzazione dei servizi da parte di Asm. Durante la fase di check è stato coinvolta anche l’avvocatura dello Stato.

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La verifica e l’esclusione

A seguito della sentenza del Consiglio di Stato – estate 2020 – Asm si è attivata per chiudere in via definitiva l’iter: «È stata fatta la valutazione di congruità sotto il profilo del costo orario della manodopera per le due società con l’ausilio di consulente del lavoro. Ha preso tutta la documentazione per un elaborato peritale: né Tiesse Servizi né la cooperativa Sole – a parlare è il legale della partecipata del Comune di Terni, Giovanni Ranalli – rispondevano ai requisiti normativi minimi su questo aspetto. Entrambe sono state escluse dalla procedura di gara che riguardava l’eventuale stipula di un accordo quadro per l’utilizzo di volta in volta di forza lavoro in caso di esigenze specifiche. Anche i lavoratori impiegati dalla Sole prima della gara sono passati alle dipendenze di Asm attraverso la clausola sociale». In sostanze le gare sono andate virtualmente deserte una volta terminati i controlli del caso.

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I due nuovi ricorsi. Mirino su presunto conflitto di interessi

Bagarre infinita. La Sole non molla e lo scorso lunedì ha depositato non uno, ma due ricorsi specifici: nel mirino gli atti dell’esclusione dalle procedure – viene richiesto l’annullamento previa sospensione cautelare – e il risarcimento del danno. In quale forma? Attraverso l’aggiudicazione della gara o, se non fosse più possibile come appare evidente, per equivalente sia a titolo di danno emergente che di lucro cessante nella misura del 10% dell’offerta presentata, oltre che per il danno curriculuare per un ulteriore 2%. Infine, al netto delle questioni tecniche citate, la cooperativa triestina ha messo nel mirino un presunto – Asm nega esista – conflitto di interesse nello sviluppo della vicenda e il fatto che l’offerta sia stata ritenuta anomala in un procedimento non obbligatorio, come invece accaduto in origine. Altro lavoro per i magistrati del Tribunale amministrativo regionale. Gli avvocati coinvolti sono Giovanni Ranalli (Asm), Giulia Migliorini e Gianni Zgagliardich (Sole).

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