Assisi, polizia scopre 82enne ‘Re delle truffe’

L’uomo si era spostato in Umbria per continuare a ‘mietere vittime’ fra i negozi più in vista. Grazie ai suoi modi affabili e ad un’età di tutto rispetto

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Uno dei più noti truffatori d’italia, vero incubo per i commercianti di prodotti di lusso, in grado di raggirare chiunque con i suoi modi distinti ed eleganti come un gentiluomo d’altri tempi, con tanto di borsalino in testa.

Modus operandi

E proprio i suoi modi hanno incuriosito i poliziotti di Assisi che, in borghese, vigilavano il centro di Bastia Umbria. Dopo averlo visto entrare ed uscire dai migliori negozi del centro, lo hanno fermato mentre stava risalendo in auto. Gli agenti hanno accertato che si trattava di un 82enne, originario di Messina ma residente in Francia, con numerosi precedenti penali per riciclaggio, furto aggravato, sostituzione di persona, ricettazione e diverse truffe messe in atto con le medesime modalità: acquistava capi di abbigliamento costosi o pezzi di gioielleria con assegni che poi tornavano indietro come ‘non pagabili’ per ‘conto chiuso’.

Salvati dai sospetti

I colpi erano stati messi a segno specialmente nel nordest dell’Italia e suo carico anche alcuni ‘divieti di ritorno’ nei comuni dove era stato smascherato. E proprio questa brutta fama deve averlo convinto ad allargare il suo raggio di azione in Umbria. Proprio in una gioielleria di Bastia Umbra aveva chiesto alla commessa di mostrargli delle collane per fare un regalo alla moglie. Dopo aver scelto accuratamente e con perizia un girocollo da 2 mila euro, l’uomo aveva estratto dalle tasche del suo lungo cappotto un carnet di assegni di un istituto di credito francese. Nel frattempo la titolare del negozio aveva riconosciuto quell’anziano cliente come un noto truffatore di gioiellerie la cui foto circolava da tempo tra i commercianti del settore e così ha rifiutato il pagamento offerto. L’anziano, per nulla scoraggiato, ha proseguito il suo ‘shopping’ entrando in una profumeria vicina dove, dopo aver chiesto alla commessa di mostrargli i profumi più nuovi e di tendenza per una spesa di più di 600 euro, ha tentato di ‘pagare’ con le stesse modalità ma anche in questo caso l’assegno è stato rifiutato.

Il controllo della polizia

Nell’auto – ha accertato la polizia di Assisi – aveva una serie di buste piene di capi firmati ancora cartellinati. Addosso, un carnet di assegni, alcuni dei quali mancanti, di un istituto di credito della Costa Azzurra. Dal fotosegnalamento sono emersi i suoi numerosissimi precedenti che hanno portato anche a contattare altri negozianti, uno dei quali ha riferito come due settimane prima l’uomo avesse acquistato merce per un valore di 1.650 euro, pagando con un assegno dello stesso tipo di quelli sequestrati e tornato indietro come insoluto. Stessa sorte per il titolare di un negozio di abbigliamento di Firenze dove l’82enne aveva fatto acquisti nella mattina dello stesso giorno per 900 euro.

Capi per migliaia di euro

Cospicuo il bottino dello shopping illegale: 16 maglie tutte di lana o cashmere, 11 paia di pantaloni, 6 piumini e 2 paia di scarpe da donna. Tutti capi firmati e di alta qualità, con le taglie più spendibili in commercio e dunque più facilmente ricollocabili sul mercato, ma che l’uomo ha dichiarato di aver comprato per sua moglie, sua figlia e i suoi nipoti. Scontata, per lui, la denuncia a piede libero per ricettazione e la proposta di divieto di ritorno a Bastia Umbra.

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