Ast e scorie, spunta una strana proroga

Terni, a richiederla – a novembre 2014 – fu l’azienda a quella Rmt poi ripudiata

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di M.T.

Scorie. Che sono quelle – 300 mila tonnellate all’anno – che Ast riversa nella discarica di Valle, ma che sono pure quelle che si stanno accumulando sulla discussione, per la verità mai iniziata sul serio, sul problema.

La discarica di Villa Valle

La discarica di Villa Valle

La discarica Perché, mentre la discarica utilizzata dalla ThyssenKrupp Ast cresce, a Terni si va avanti per mezze frasi, per illazioni e allusioni, per racconti nei quali la realtà viene adattata alle esigenze comunicative e, insomma, il rischio è che il tempo continui a passare inutilmente. Mentre il veleno della discarica aumenta.

Marco Pucci

Marco Pucci

Le scorie Tutto gira intorno alla necessità – ormai chiara a tutti – di intervenire per affrontare e risolvere il problema rappresentato dall’enorme quantità di scarti di lavorazione che Ast riversa ogni anno su quella collina. L’azienda – quando ancora era amministratore delegato Marco Pucci – aveva siglato un accordo con la ternana Rmt (Recupero Materiali Terni) per lo studio di un impianto che fosse in grado di trasformare quelle scorie in materiali riutilizzabili.

Massimo Piacenti

Massimo Piacenti

Accordo ignorato Un accordo che, poi, nonostante le affermazioni del presidente di Rmt, Massimo Piacenti – «Siamo certi, e i risultati degli studi fatti in collaborazione con quattro università italiane ce lo confermano, che quello della rivalorizzazione di ciò che oggi viene, semplicemente, considerato uno scarto, è un modello di business economicamente vantaggioso, oltre che eticamente qualificante» – era stato, di fatto, buttato in discarica da Lucia Morselli e da una parte della politica locale.

Terni Discarica Valle5La proroga Solo che – e la cosa appare decisamente curiosa – mentre adesso Ast fa dire in giro che, in fondo, quello ternano – la Cgil ha alzato la voce, al riguardo e il senatore Gianluca Rossi (Pd) ha chiesto chiarimenti – sarebbe un progettino di poco conto, circa un anno fa sembrava pensarla in maniera diversa. Già, perché adesso Lucia Morselli fa circolare la versione in base alla quale quel progetto, approvato da Marco Pucci, era uno dei tanti ‘errori’ commessi in quella fase; ma a novembre 2014 era stata lei stessa a chiedere a Rmt di proseguire per altri sei mesi nella sperimentazione, visto che si era nella fase più calda della trattativa che poi avrebbe portato alla sigla dell’accordo del 3 dicembre al Mise.

Terni Discarica Valle13L’alternativa Forse perché, in piena consonanza con la stessa parte politica che sponsorizza la gara europea, l’Ast stava ragionando su una possibile strategia alternativa – almeno queste le cose fatte trapelare – che però ha una serie di controindicazioni non trascurabili, a cominciare dai tempi – decisamente lunghi – per portarla a compimento. E Ast non ha certo fretta, visto che portare i propri scarti in discarica gli costa decisamente poco.

 

 

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