Batteri nell’acqua: processo a ex sindaco

Parrano: per la procura non era stato vietato l’uso dell’acqua nonostante l’inquinamento rilevato dalla Asl

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Non avrebbe vietato l’uso dell’acqua pubblica nonostante la Asl al tempo – fra il giugno e l’agosto del 2007 – avesse rilevato la non potabilità per presenza di coliformi, coli ed enterococchi. A ciò si aggiunge la revoca di un’ordinanza di ingiunzione nei confronti del Servizio idrico integrato che avrebbe finito per avvantaggiare quest’ultimo, sul piano patrimoniale, a danno della stessa azienda sanitaria.

Processo Per questi motivi l’ex sindaco di Parrano, Gino Mechelli, era finito a processo davanti al tribunale di Orvieto e quindi quello di Terni in seguito all’accorpamento fra i due uffici giudiziari. L’uomo è accusato di rifiuto di atti d’ufficio e abuso d’ufficio.

Inquinamento La prima accusa – probabilmente già prescritta – fa riferimento all’ordinanza che il sindaco non avrebbe emesso nel 2007, nonostante le analisi dell’azienda sanitaria avessero rivelato la presenza di batteri nell’acqua erogata dall’acquedotto pubblico. Al tempo la SII si era attivata con delle autobotti per venire incontro ai cittadini.

Ordinanza revocata L’ipotesi di abuso d’ufficio fa invece riferimento all’ordinanza di ingiunzione emessa nei confronti della SII, revocata d’ufficio dal sindaco nel novembre 2010 dopo il ricorso presentato dal Servizio idrico. Un fatto che avrebbe permesso all’azienda di evitare la sanzione prevista in questi casi, parte della quale – circa 20 mila euro – sarebbe dovuta andare direttamente alla Asl.

L’udienza Martedì mattina di fronte al tribunale di Terni in composizione collegiale si è tenuta l’udienza del procedimento. Dopo l’escussione di alcuni testimoni, la stessa è stata aggiornata al prossimo 17 settembre. In quella data dovrebbe giungere anche la sentenza. L’ex sindaco è difeso dall’avvocato Iuri Fucili di Orvieto, mentre la Asl si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Patrizia Bececco.

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