‘Beat the Street’: «Terni ha vinto»

Raggiunto velocemente l’obiettivo dei 200 mila chilometri: «Un successo ogni oltre aspettativa»

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di S.F.

La città ha vinto. E non è finita, perché l’obiettivo ora è raggiungere la ‘Luna’. L’iniziativa ‘Beat the Street – Muoviamo Terni’ ha conquistato il suo primo traguardo: 200 mila chilometri, percorsi dalla cittadinanza in 21 giorni a partire dal 14 febbraio. Quasi 10 al giorno di media: un grande successo, che ora proseguirà fino al 29 marzo. La nuova ‘linea di arrivo’ è fissata a 361 mila chilometri, da superare nelle 22 giornate rimanenti.

L’idea Tutto è nato da una proposta di Intelligent Health, società inglese con sede a Reading che si occupa di programmi e strategie per combattere l’inattività fisica. Primi contatti con Eurobis – sostenuto dal C.U.R.I.A.M.O. dell’università di Perugia –, poi l’incontro definitorio tra il dottor De Feo – endocrinologo dell’azienda ospedaliera ‘Santa Maria della Misericordia’ di Perugia – e William Bird, amministratore delegato di Intelligent Health.

I precedenti e la scelta Dopo una serie di incontri si giunge alla scelta di Terni, prima città italiana a essere protagonista dell’iniziativa. Da New York, Londra e Shanghai alla ‘città dell’acciaio’: «Cercavamo – spiega il dottor Giannermete Romani di Eurobis, responsabile dell’organizzazione – un comune intorno ai 100 mila abitanti, in pianura e con i suoi cittadini che storicamente avessero dimostrato un’attività continua nel muoversi a piedi e in bicicletta. Ci è parsa fin da subito la scelta giusta per un progetto di cittadinanza attiva». Anche per un altro motivo.

La Tk-Ast Sì, perché nel momento di selezionare le possibili città da coinvolgere Terni viveva l’apice della vertenza Tk-Ast. Un momento nero per la comunità: «Questa iniziativa – commenta Romani – dà l’idea di un futuro migliore, dinamico, che riguarda la salute e si occupa anche di sostenibilità ambientale. Optare per Terni in quel momento aveva una logica anche in tal senso, volevamo far rivivere la città».

 

Uno dei 50 ‘beat-box’ piazzati

La ‘calda’ accoglienza Amministrazione comunale, dirigenti, direzioni didattiche e società sportive. Tutti hanno accolto a braccia aperte la proposta: «Ad agosto abbiamo parlato con il sindaco Di Girolamo, è rimasto entusiasta fin da subito così come gli assessori Riccardi e Giacchetti. Il mese successivo c’è stata la mappatura, a ottobre sono venuti in città i partner inglesi. Sono quindi partiti una serie di confronti con scuole, Coni, Legambiente, società e via scorrendo, a novembre è stato disegnato il percorso. A gennaio, un mese prima della partenza, era tutto pronto. In totale hanno aderito circa 10.000 studenti e 30 associazioni. Devo – ammette Romani – essere sincero, in nessun altro comune dell’Umbria ho trovato un tal apertura e accoglienza. Ne approfitto anche per ringraziare la Ternana Calcio, anche loro si sono messi a disposizione immediatamente». A finanziare ‘Beat the Street’ la Coca Cola foundation.

Città passionale Un successo inaspettato. L’iniziativa ha ‘catturato’ istantaneamente la città: «Terni ha dimostrato di essere una città dalle passioni accese, ci credevamo molto anche per questo. Fin da subito ho capito che l’obiettivo sarebbe stato raggiunto, ho incontrato tante persone che si sono affezionate a ‘Beat the Street’. Molti mi hanno detto ‘ho ricominciato a camminare con mia moglie‘, o ‘è la prima volta che faccio attività di questo tipo con la famiglia, riscoprendo luoghi e aspetti di Terni’. Noi pensiamo – aggiunge Romani – che non si possa fruire bene utilizzando la macchina, questo messaggio è passato. Crediamo che Terni possa diventare un modello per la sostenibilità».

La competizione Passione, chilometri, obiettivo e premi da raggiungere. Un mix che, non a sorpresa, ha portato a vivere l’iniziativa in qualche caso come una vera e propria competizione: «Ci sono arrivate email di protesta – sottolinea sorridendo Romani – per episodi di ‘cheating’ come direbbero in Inghilterra, di baro insomma. Segnalazioni ci hanno indicato di persone che passavano più schede insieme o andavano in motorino da una ‘beat-box’ all’altra. Sono nate tante sfide personali con ‘Beat the Street’».

Sfida vinta Al di là del puro obiettivo numerico rappresentato dai 200 mila chilometri, Romani spiega che «lo scopo principale era raccontare Terni in una nuova chiave, come una città viva e che ha energie da spendere. L’eredità che lascia l’iniziativa è quella di una città dinamica, vogliosa, che non è in rovina. Molti ternani si sono impegnati in questa iniziativa, credo che rappresenti anche un messaggio per la politica. La società a volte può andare più veloce degli enti».

Le ‘Fere’ per ‘Beat the Street’

Le ‘Fere’ per ‘Beat the Street’

L’ASSESSORE EMILIO GIACCHETTI: «L’INIZIATIVA STA SEGNANDO TERNI IN MANIERA POSITIVA»

I virtuosi Nella classifica assoluta a posizionarsi al primo posto è stata la direzione didattica ‘Giuseppe Mazzini’: la squadra, composta da 1.461 membri, ha conquistato 399 mila punti percorrendo poco meno di 28 mila chilometri. Il punteggio medio più alto – 1.492 al momento – è invece appannaggio del Club alpino italiano che, con i suoi 79 membri, ha camminato per 8.250 chilometri. A loro va un premio di mille euro, mentre Terni ne riceverà 7 mila da destinare a un progetto di pubblica utilità.

Successo e stile di vita «Abbiamo raggiunto l’obiettivo, dopo – commenta soddisfatto l’assessore comunale allo sport Emilio Giacchetti – la prima settimana di iniziativa ci siamo resi conti di come fosse assolutamente alla portata della città di Terni. Il seguito successivo ha superato le migliori aspettative del Comune e dell’organizzazione. Un modo per riscoprire la città nei suoi angoli più belli e l’aspetto positivo del vivere camminando, ha creato aggregazione nei giovani e meno giovani. Un’iniziativa che sta segnando in maniera positiva la città, speriamo che il risultato possa essere capitalizzato bene e che il tema del camminare come stile di vita salutare diventi un punto fermo per Terni».

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